Fuori collana – Riviste
“Negazine” n. 6 / 2022
Negazine n. 6 / 2022
Pagine 64 – cm 21*32
euro 5,00
Ci avviamo, con questo sesto numero della nostra rivista, a chiudere l’avventura iniziata cinque anni fa. Forse riusciremo a pubblicare qualche altro fascicolo, forse no, tutto dipende, non tanto dalle nostre forze intellettive, quanto dalle forze dell’argomento stesso che abbiamo deciso di approfondire: la derealizzazione della realtà.
In effetti siamo partiti con idee solo approssimativamente chiare, nella speranza di conoscere meglio, strada facendo, la serie di problemi che ci stava di fronte. Avvicinandoci alla fine ci siamo accorti che man mano che si accavallavano i problemi, invece di chiarirsi la prospettiva generale, quindi il processo derealizzante nel suo svolgersi, l’orizzonte si allargava facendoci vedere che non c’era modo di semplificare e spiegare il suo evolversi.
Se c’è qualcosa di sensato in questa avventura sono i rottami di pensiero che abbiamo lasciato cadere nel percorso logico che ci ha accompagnato. Sono questi frammenti che hanno un senso per capire come procede il processo di cui parliamo, sono essi stessi, nella loro – a volte – poco accessibile comprensione, che costituiscono il bagaglio conoscitivo di cui andiamo fieri e che potrà costituire, nei prossimi anni, quello che possiamo definire un percorso a ritroso, un andare indietro alla ricerca non di “spiegazioni”, ma di “ampliamenti” di quei problemi medesimi che oggi sembrano tanto difficili nella loro provvisoria presentazione.
Pagine 64 – cm 21*32
euro 5,00
Ci avviamo, con questo sesto numero della nostra rivista, a chiudere l’avventura iniziata cinque anni fa. Forse riusciremo a pubblicare qualche altro fascicolo, forse no, tutto dipende, non tanto dalle nostre forze intellettive, quanto dalle forze dell’argomento stesso che abbiamo deciso di approfondire: la derealizzazione della realtà.
In effetti siamo partiti con idee solo approssimativamente chiare, nella speranza di conoscere meglio, strada facendo, la serie di problemi che ci stava di fronte. Avvicinandoci alla fine ci siamo accorti che man mano che si accavallavano i problemi, invece di chiarirsi la prospettiva generale, quindi il processo derealizzante nel suo svolgersi, l’orizzonte si allargava facendoci vedere che non c’era modo di semplificare e spiegare il suo evolversi.
Se c’è qualcosa di sensato in questa avventura sono i rottami di pensiero che abbiamo lasciato cadere nel percorso logico che ci ha accompagnato. Sono questi frammenti che hanno un senso per capire come procede il processo di cui parliamo, sono essi stessi, nella loro – a volte – poco accessibile comprensione, che costituiscono il bagaglio conoscitivo di cui andiamo fieri e che potrà costituire, nei prossimi anni, quello che possiamo definire un percorso a ritroso, un andare indietro alla ricerca non di “spiegazioni”, ma di “ampliamenti” di quei problemi medesimi che oggi sembrano tanto difficili nella loro provvisoria presentazione.
“Negazine” n. 5 / 2021
Negazine n. 5 / 2021
Pagine 62 – cm 21*32
euro 5,00
Continua il nostro sforzo di dire il dire, cioè di penetrare nella parola, il solo mezzo che possediamo per comunicare. Ma non possiamo considerarlo al di là di ogni sospetto. Quasi sempre esso si avvicina di soppiatto, ci sfiora col suo tocco leggero e ci fa innamorare della verità. Ma la verità non si può dire, essa giace nell’ente che ci confronta con la sua compattezza impenetrabile, e tocca a noi svelarla, cioè privarla del velo che la copre e così la nasconde ai nostri occhi e, quel che è peggio, agli occhi di tutti.
Pagine 62 – cm 21*32
euro 5,00
Continua il nostro sforzo di dire il dire, cioè di penetrare nella parola, il solo mezzo che possediamo per comunicare. Ma non possiamo considerarlo al di là di ogni sospetto. Quasi sempre esso si avvicina di soppiatto, ci sfiora col suo tocco leggero e ci fa innamorare della verità. Ma la verità non si può dire, essa giace nell’ente che ci confronta con la sua compattezza impenetrabile, e tocca a noi svelarla, cioè privarla del velo che la copre e così la nasconde ai nostri occhi e, quel che è peggio, agli occhi di tutti.
“Negazine” n. 4 / 2020
Negazine n. 4 / 2020
Pagine 74 – cm 21*32
euro 5,00
Molti hanno la strana abitudine di non tenere conto della funzione di uno strumento come una rivista. Essa è, né più né meno, un contenitore di parole. Le parole, messe insieme, vengono di solito indirizzate a costruire idee, purché siano intelligibili e coerenti fra loro, almeno dal punto di vista logico. La conoscenza, infatti, si costruisce con le parole, o meglio, per essere più precisi, con i segni, ma deve sottostare a corrispondenze logiche, in linea di massima non deve dire e disdire nello stesso tempo, cioè affermare contemporaneamente una tesi e il suo esatto contrario.
Pagine 74 – cm 21*32
euro 5,00
Molti hanno la strana abitudine di non tenere conto della funzione di uno strumento come una rivista. Essa è, né più né meno, un contenitore di parole. Le parole, messe insieme, vengono di solito indirizzate a costruire idee, purché siano intelligibili e coerenti fra loro, almeno dal punto di vista logico. La conoscenza, infatti, si costruisce con le parole, o meglio, per essere più precisi, con i segni, ma deve sottostare a corrispondenze logiche, in linea di massima non deve dire e disdire nello stesso tempo, cioè affermare contemporaneamente una tesi e il suo esatto contrario.
“Negazine” n. 3 / 2019
Negazine n. 3 / 2019
Pagine 82 – cm 21*32
euro 5,00
Molto rumore per nulla. Questo rumore ci sembra sia, quasi sempre, diretto a cercare un semplificatore, da qualche parte e a qualsiasi costo. Per carità, metteteci davanti agli occhi un testo in grado di essere colto nei suoi più reconditi significati senza sforzo alcuno oppure, se proprio vogliamo darla giù dura, con sforzi piccoli, dosati e progressivi. Insomma, qualcosa da leggersi mentre si mangia a tavola, accanto a un piatto di minestra.
Niente che richieda una prima e una seconda lettura, nulla che costringa a riflettere per più di qualche secondo, giustappunto come prevede il codice dell’attuale alfabetizzazione.
Avendo affermato in molte parti dei due precedenti numeri di questo sforzo iniziato collettivo e arrancante su insostituibili punti di riferimento, che c’erano parecchi dubbi da chiarire e che non ci riusciva di farlo se non sollevando il ginepraio di altri dubbi altrettanto gravidi di future complicazioni, la cosa finiva per azzerare ogni speranza esplicativa in senso tradizionale.
Pagine 82 – cm 21*32
euro 5,00
Molto rumore per nulla. Questo rumore ci sembra sia, quasi sempre, diretto a cercare un semplificatore, da qualche parte e a qualsiasi costo. Per carità, metteteci davanti agli occhi un testo in grado di essere colto nei suoi più reconditi significati senza sforzo alcuno oppure, se proprio vogliamo darla giù dura, con sforzi piccoli, dosati e progressivi. Insomma, qualcosa da leggersi mentre si mangia a tavola, accanto a un piatto di minestra.
Niente che richieda una prima e una seconda lettura, nulla che costringa a riflettere per più di qualche secondo, giustappunto come prevede il codice dell’attuale alfabetizzazione.
Avendo affermato in molte parti dei due precedenti numeri di questo sforzo iniziato collettivo e arrancante su insostituibili punti di riferimento, che c’erano parecchi dubbi da chiarire e che non ci riusciva di farlo se non sollevando il ginepraio di altri dubbi altrettanto gravidi di future complicazioni, la cosa finiva per azzerare ogni speranza esplicativa in senso tradizionale.
“Negazine” n. 2 / 2018
Negazine n. 2 / 2018
Pagine 68 – cm 21*32
euro 5,00
Il secondo numero di una rivista come questa è, per noi, un gran successo. Non solo siamo contenti, il che sarebbe ovvio, ma siamo anche un poco meravigliati. Non ci facevamo illusioni e non ce ne facciamo neanche adesso. L’elenco delle questioni a noi incomprensibili, contenuto nell’articolo “E ora?” permane ancora valido, anche se abbiamo, qui, cercato di dare alcune risposte. Non che queste risposte non siano, in se stesse, soddisfacenti, è che man mano che avanzavamo nella stesura di esse ci accorgevamo che aprivano altri dubbi, ancora più complessi e numerosi delle risposte che riuscivano a dare alle questioni in gioco.
Pagine 68 – cm 21*32
euro 5,00
Il secondo numero di una rivista come questa è, per noi, un gran successo. Non solo siamo contenti, il che sarebbe ovvio, ma siamo anche un poco meravigliati. Non ci facevamo illusioni e non ce ne facciamo neanche adesso. L’elenco delle questioni a noi incomprensibili, contenuto nell’articolo “E ora?” permane ancora valido, anche se abbiamo, qui, cercato di dare alcune risposte. Non che queste risposte non siano, in se stesse, soddisfacenti, è che man mano che avanzavamo nella stesura di esse ci accorgevamo che aprivano altri dubbi, ancora più complessi e numerosi delle risposte che riuscivano a dare alle questioni in gioco.
15 ott 2020 Leggi il testo completo...
“Negazine” n. 1 / 2017
Negazine n. 1 / 2017
Pagine 64 – cm 21*32
euro 8,50
“Nel leggere le pagine che seguono è bene che tutto quello che sappiamo sulla tecnologia non venga tenuto in considerazione. In effetti, quali sono le conoscenze o le ipotesi spacciate per certezze che costituiscono il contenuto scientifico della tecnologia? Poca cosa.”
Pagine 64 – cm 21*32
euro 8,50
“Nel leggere le pagine che seguono è bene che tutto quello che sappiamo sulla tecnologia non venga tenuto in considerazione. In effetti, quali sono le conoscenze o le ipotesi spacciate per certezze che costituiscono il contenuto scientifico della tecnologia? Poca cosa.”
31 dic 2019 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Scaglie. 81 opuscoli di propaganda anarchica
2012, pagine 60 + cd-rom
euro 5,00
Ma è ancora possibile la propaganda anarchica?
Domanda che molti anarchici si pongono: mantiene ancora un senso parlare di propaganda anarchica in termini generali, con quell’accattivante retorica del passato con la quale si cercava di disegnare la deliziosa prospettiva di un mondo senza regole asfissianti e controlli odiosi di padroni e poliziotti?
Il CD-ROM allegato contiene una collezione di 81 opuscoli di propaganda anarchica scritti da Alfredo M. Bonanno. Vengono offerti sia in versione già impaginata e pronta per la stampa (in formato PDF), sia in versione HTML. Il CD-ROM non richiede alcuna installazione, non ha “requisiti minimi” e necessita solo di un browser e di un lettore di PDF.
I titoli dei testi presenti sono: Che ne facciamo dell’antifascismo? – L’antirazzismo come esercitazione retorica – Inattualità sulla droga – Pensare diverso – Della conservazione – Astensionismo sovversivo – Suicidio – Alta velocità – La sbirraglia clericale – La frattura morale – Individualismo e comunismo: una realtà e due falsi problemi – Certezze – Comunità – Scontro di classe e difesa della natura -Il mito della forza – Ma cos’è l’immaginario? – Internazionalismo pratico – Il potere mafioso – Ecologia sociale – Ma noi siamo moderni? – L’ipotesi armata – Il bubbone carcere – Un pensiero selvaggio -Contro l’operaismo e il sindacalismo – Repressione – L’utopia propulsiva – Polizia – Psicoanalisi e perplessità – Religione – Come giocarsi la vita e perché – Prevalenza della pratica? – La tirannia della debolezza -Le ragioni della distruzione – Ma siamo proprio sazi di chiacchiere? – Perdita del linguaggio – Affinità e organizzazione informale -Chiesa e potere – La tecnologia buona – L’idea di Dio come fondamento dell’autorità – Il progetto rivoluzionario – La “fine” della crisi – Piazza Fontana, tanti anni dopo – La paura della guerra civile – Ahinoi! Los Angeles – Gli anarchici e la storia – Decisionismo – Dalla parte degli increduli – Il progetto insurrezionale – Internazionale Antiautoritaria Insurrezionalista – La cultura è vita ed è parola – La ribellione – La creatività impensabile – Lo scudo di Pallade – Che cos’è l’insurrezione? – I nuclei autonomi di base – L’impero della volontà – Lotta rivoluzionaria e insurrezione – Radiografia di un avvenimento – Il problema del furto Clément Duval – L’arma in pugno – Irrazionalità e rivoluzione – Una questione di metodo – Oltrepassamento e superamento – Classe – Due rapinatori anarchici: Facerias e Di Blasi – Strategie e metodi insurrezionali – Delle cose ben fatte e delle cose fatte a metà – L’illogicità della rivoluzione – Lo scontro generalizzato – Movimento e violenza rivoluzionaria – Ristrutturazione del capitale e nuova democrazia – Un ladro. Alexandre Marius Jacob – L’acqua sporca e il bambino – Ai compagni anarchici dei Paesi dell’Est – Perdita della cultura – Riconoscimento del nemico – Il ruolo della scienza – La formazione del desiderio – La guerra e la pace – Morire innocenti fa più rabbia – Anarchismo e democrazia
euro 5,00
Ma è ancora possibile la propaganda anarchica?
Domanda che molti anarchici si pongono: mantiene ancora un senso parlare di propaganda anarchica in termini generali, con quell’accattivante retorica del passato con la quale si cercava di disegnare la deliziosa prospettiva di un mondo senza regole asfissianti e controlli odiosi di padroni e poliziotti?
Il CD-ROM allegato contiene una collezione di 81 opuscoli di propaganda anarchica scritti da Alfredo M. Bonanno. Vengono offerti sia in versione già impaginata e pronta per la stampa (in formato PDF), sia in versione HTML. Il CD-ROM non richiede alcuna installazione, non ha “requisiti minimi” e necessita solo di un browser e di un lettore di PDF.
I titoli dei testi presenti sono: Che ne facciamo dell’antifascismo? – L’antirazzismo come esercitazione retorica – Inattualità sulla droga – Pensare diverso – Della conservazione – Astensionismo sovversivo – Suicidio – Alta velocità – La sbirraglia clericale – La frattura morale – Individualismo e comunismo: una realtà e due falsi problemi – Certezze – Comunità – Scontro di classe e difesa della natura -Il mito della forza – Ma cos’è l’immaginario? – Internazionalismo pratico – Il potere mafioso – Ecologia sociale – Ma noi siamo moderni? – L’ipotesi armata – Il bubbone carcere – Un pensiero selvaggio -Contro l’operaismo e il sindacalismo – Repressione – L’utopia propulsiva – Polizia – Psicoanalisi e perplessità – Religione – Come giocarsi la vita e perché – Prevalenza della pratica? – La tirannia della debolezza -Le ragioni della distruzione – Ma siamo proprio sazi di chiacchiere? – Perdita del linguaggio – Affinità e organizzazione informale -Chiesa e potere – La tecnologia buona – L’idea di Dio come fondamento dell’autorità – Il progetto rivoluzionario – La “fine” della crisi – Piazza Fontana, tanti anni dopo – La paura della guerra civile – Ahinoi! Los Angeles – Gli anarchici e la storia – Decisionismo – Dalla parte degli increduli – Il progetto insurrezionale – Internazionale Antiautoritaria Insurrezionalista – La cultura è vita ed è parola – La ribellione – La creatività impensabile – Lo scudo di Pallade – Che cos’è l’insurrezione? – I nuclei autonomi di base – L’impero della volontà – Lotta rivoluzionaria e insurrezione – Radiografia di un avvenimento – Il problema del furto Clément Duval – L’arma in pugno – Irrazionalità e rivoluzione – Una questione di metodo – Oltrepassamento e superamento – Classe – Due rapinatori anarchici: Facerias e Di Blasi – Strategie e metodi insurrezionali – Delle cose ben fatte e delle cose fatte a metà – L’illogicità della rivoluzione – Lo scontro generalizzato – Movimento e violenza rivoluzionaria – Ristrutturazione del capitale e nuova democrazia – Un ladro. Alexandre Marius Jacob – L’acqua sporca e il bambino – Ai compagni anarchici dei Paesi dell’Est – Perdita della cultura – Riconoscimento del nemico – Il ruolo della scienza – La formazione del desiderio – La guerra e la pace – Morire innocenti fa più rabbia – Anarchismo e democrazia
Os Cangaceiros
Un crimine chiamato libertà
Co-edizione L’arrembaggio / NN
2003, pp. 78
euro 4,00
Teoria e pratica di una lotta contro le prigioni condotta in Francia nella seconda metà degli anni ‘80. Fuori da ogni intento apologetico, la lettura dei testi contenuti in questa pubblicazione può fornire alcuni spunti di riflessione sulle possibili prospettive anti-politiche di una lotta contro l’istituzione carceraria, che non si può concepire senza attaccare in tutti i suoi aspetti la società che la ospita.
2003, pp. 78
euro 4,00
Teoria e pratica di una lotta contro le prigioni condotta in Francia nella seconda metà degli anni ‘80. Fuori da ogni intento apologetico, la lettura dei testi contenuti in questa pubblicazione può fornire alcuni spunti di riflessione sulle possibili prospettive anti-politiche di una lotta contro l’istituzione carceraria, che non si può concepire senza attaccare in tutti i suoi aspetti la società che la ospita.
“SenzaTitolo” Rivista anarchica
euro 4,00
Numero 4 – Autunno 2009, pagine 112 (poche copie)
Numero 3 – Primavera 2009, pagine 80
Numero 2 – Inverno 2008, pagine 80
Numero 1 – Autunno 2008, pagine 80
L’ordine che caratterizza la vita dove ci vogliono tenere prigionieri è un fatto religioso, richiede rispetto di leggi, regole e rituali che non vogliamo accettare, che non ci appartengono. Non siamo quindi sostenitori della loro rivoluzione, scientifica o meno che sia, la nostra rivoluzione è il caos.
Numero 4 – Autunno 2009, pagine 112 (poche copie)
Numero 3 – Primavera 2009, pagine 80
Numero 2 – Inverno 2008, pagine 80
Numero 1 – Autunno 2008, pagine 80
L’ordine che caratterizza la vita dove ci vogliono tenere prigionieri è un fatto religioso, richiede rispetto di leggi, regole e rituali che non vogliamo accettare, che non ci appartengono. Non siamo quindi sostenitori della loro rivoluzione, scientifica o meno che sia, la nostra rivoluzione è il caos.
“Provocazione” – 1987-1991 Fascicoli singoli
euro 1,00 cad.
In esaurimento: contattateci per sapere quali numeri sono disponibili.
Il giornale nasce dall’esigenza di affiancare alla rivista “Anarchismo” una pubblicazione agile, in grado di sviluppare analisi “circoscritte e condensate”. Hanno trovato spazio analisi politiche e sociali, volantini, comunicati e documenti del movimento anarchico come di altri gruppi e organizzazioni, oltre a molti brevi e brevissimi articoli riguardanti attacchi alle strutture del potere, fatti di cronaca testimonianti forme di ribellione spontanea che si manifestano con diverse modalità e che spesso risultano del tutto estranee all’ambito specifico del movimento anarchico o antagonista.
Partendo da una serie di analisi – riguardanti, fra le altre, le modificazioni delle strutture produttive, il perfezionamento dei mezzi telematici, le trasformazioni nel mondo del lavoro e della scuola, il progressivo svuotamento culturale – viene sottolineata una prospettiva di lotta: non solo l’attacco ai “grandi templi della morte”, ai “complessi visibili che richiamano l’attenzione di tutti”, ma anche e principalmente a piccoli e spesso semplici obiettivi, strutture periferiche dislocate in tutto il territorio che cominciano ad assumere un aspetto sempre più importante per il capitale: aziende, strutture commerciali, sedi di potere, ma anche tralicci, cavi telematici, tutto ciò che concorre allo sviluppo del capitale e al perdurare dello sfruttamento.
Analisi e proposte in parte precedenti alla pubblicazione di “Provocazione”, ma che in questo giornale vengono ulteriormente approfondite e che risultano ancora oggi valide.
In esaurimento: contattateci per sapere quali numeri sono disponibili.
Il giornale nasce dall’esigenza di affiancare alla rivista “Anarchismo” una pubblicazione agile, in grado di sviluppare analisi “circoscritte e condensate”. Hanno trovato spazio analisi politiche e sociali, volantini, comunicati e documenti del movimento anarchico come di altri gruppi e organizzazioni, oltre a molti brevi e brevissimi articoli riguardanti attacchi alle strutture del potere, fatti di cronaca testimonianti forme di ribellione spontanea che si manifestano con diverse modalità e che spesso risultano del tutto estranee all’ambito specifico del movimento anarchico o antagonista.
Partendo da una serie di analisi – riguardanti, fra le altre, le modificazioni delle strutture produttive, il perfezionamento dei mezzi telematici, le trasformazioni nel mondo del lavoro e della scuola, il progressivo svuotamento culturale – viene sottolineata una prospettiva di lotta: non solo l’attacco ai “grandi templi della morte”, ai “complessi visibili che richiamano l’attenzione di tutti”, ma anche e principalmente a piccoli e spesso semplici obiettivi, strutture periferiche dislocate in tutto il territorio che cominciano ad assumere un aspetto sempre più importante per il capitale: aziende, strutture commerciali, sedi di potere, ma anche tralicci, cavi telematici, tutto ciò che concorre allo sviluppo del capitale e al perdurare dello sfruttamento.
Analisi e proposte in parte precedenti alla pubblicazione di “Provocazione”, ma che in questo giornale vengono ulteriormente approfondite e che risultano ancora oggi valide.
“Anarchismo” – 1975-1994 Annate rilegate – Volumi disponibili
Serie prima (1975-1979): nn. 1-29 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie seconda (1980-1982): nn. 30-39 – Esaurito
Serie terza: (1983-1984): nn. 40-44 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie quarta: (1985): nn. 45-49 – pp. 160 – euro 8,00
Serie quinta: (1986): nn. 50-55 – pp. 184 – euro 8,00
Serie sesta: (1987-1991): nn. 56-66 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie settima: (1991-1993): nn. 67-72 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie ottava: (1994): nn.73-74 - Esaurito – Disponibile in PDF
Per circa un ventennio (1975-1994) la rivista bimestrale “Anarchismo”, attraverso articoli analitici, documenti e recensioni, ha contribuito teoricamente e praticamente al dibattito di quegli anni, anni in cui si pensava con logica certezza imminente uno sbocco rivoluzionario. Il capitalismo e lo Stato sono invece usciti indenni dalle forti contraddizioni economiche sviluppatesi alla fine degli anni Settanta e agli inizi degli anni Ottanta, e ciò è stato possibile grazie l’avvento della telematica.
“Anarchismo” ha portato avanti nel movimento rivoluzionario di quegli anni e degli anni più recenti un discorso progettuale orientato verso la conflittualità permanente, l’autonomia dell’azione e l’attacco. Le piccole azioni d’attacco diffuse nel territorio hanno rappresentato, e continuano a costituire ancora oggi, una proposta di metodo per chi, spinto da una situazione di oppressione e di malessere, decida autonomamente di insorgere rifiutando di delegare la realizzazione pratica di questo bisogno ad una qualsiasi struttura autoritaria, istituzionale o supposta rivoluzionaria.
Serie seconda (1980-1982): nn. 30-39 – Esaurito
Serie terza: (1983-1984): nn. 40-44 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie quarta: (1985): nn. 45-49 – pp. 160 – euro 8,00
Serie quinta: (1986): nn. 50-55 – pp. 184 – euro 8,00
Serie sesta: (1987-1991): nn. 56-66 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie settima: (1991-1993): nn. 67-72 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie ottava: (1994): nn.73-74 - Esaurito – Disponibile in PDF
Per circa un ventennio (1975-1994) la rivista bimestrale “Anarchismo”, attraverso articoli analitici, documenti e recensioni, ha contribuito teoricamente e praticamente al dibattito di quegli anni, anni in cui si pensava con logica certezza imminente uno sbocco rivoluzionario. Il capitalismo e lo Stato sono invece usciti indenni dalle forti contraddizioni economiche sviluppatesi alla fine degli anni Settanta e agli inizi degli anni Ottanta, e ciò è stato possibile grazie l’avvento della telematica.
“Anarchismo” ha portato avanti nel movimento rivoluzionario di quegli anni e degli anni più recenti un discorso progettuale orientato verso la conflittualità permanente, l’autonomia dell’azione e l’attacco. Le piccole azioni d’attacco diffuse nel territorio hanno rappresentato, e continuano a costituire ancora oggi, una proposta di metodo per chi, spinto da una situazione di oppressione e di malessere, decida autonomamente di insorgere rifiutando di delegare la realizzazione pratica di questo bisogno ad una qualsiasi struttura autoritaria, istituzionale o supposta rivoluzionaria.
12 mag 2021 Leggi il testo completo...
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L’accesso ai testi è totalmente libero e gratuito, le donazioni sono ben accette e servono a finanziare le attività della casa editrice.
Prossime uscite
Rudolf Rocker, Nazionalismo e cultura
William Godwin, Ricerca sulla giustizia politica
e sulla sua influenza su morale e felicità
Alfredo M. Bonanno, Dal banditismo sociale alla guerriglia
Luigi Lucheni, Come e perché ho ucciso la principessa Sissi
Carlo Cafiero, Anarchia e comunismo
Luigi Galleani, La fine dell’anarchismo?
Bakunin, Opere vol. II – La Prima Internazionale e il conflitto con Marx
A cura di Alfredo Bonanno, Estetica dell’anarchismo