Archivio digitale – Ultimi inserimenti
Pierre-Joseph Proudhon
Sistema delle contraddizioni economiche. Filosofia della miseria
Introduzione di Alfredo M. Bonanno
Biblioteca di Anarchismo – 23
2016, 2a ediz., pagine 624
euro 20,00
Proudhon propone una lettura straordinariamente efficace dell’economia, dei suoi meccanismi più intimi, delle sue trasformazioni, e scopre la sua intrinseca contraddittorietà. Il grande risultato è che queste contraddizioni non sono risolvibili, non c’è nella realtà nessun superamento hegeliano, ma solo degli oltrepassamenti, che di volta in volta possono sfociare in una nuova sistemazione del processo produttivo (di sfruttamento, questo è
ovvio), con la nascita di una società diversa di quella che oggi ci opprime e che il sogno di tutti noi ci fa sperare migliore. Solo sperare, nessuna certezza.
Battersi per una certezza, come insegnava Marx, ha prodotto quel socialismo reale che ci ha allietati tutti nel secolo scorso. Proudhon fa vedere bene che non ci sono meccanismi automatici nello stesso processo economico, non ci sono scontri di forze sotterranee, non ci sono talpe, tutto è in lotta con tutto, costantemente, perché l’uomo è questa cosamiserevole. L’ironia che impiega per rispondere alle tristi favole di Rousseau è sempre pungente Osservando alcune serie statistiche fornite da Proudhon ci si accorge che sono vecchie di più di un secolo emezzo, eppure i processi sono sempre identici, nulla è cambiato, e nulla cambierà fin quando le lacrime e il sangue saranno versati dalla parte dei lavoratori e i guadagni affluiranno nelle casseforti degli sfruttatori.
Biblioteca di Anarchismo – 23
2016, 2a ediz., pagine 624
euro 20,00
Proudhon propone una lettura straordinariamente efficace dell’economia, dei suoi meccanismi più intimi, delle sue trasformazioni, e scopre la sua intrinseca contraddittorietà. Il grande risultato è che queste contraddizioni non sono risolvibili, non c’è nella realtà nessun superamento hegeliano, ma solo degli oltrepassamenti, che di volta in volta possono sfociare in una nuova sistemazione del processo produttivo (di sfruttamento, questo è
ovvio), con la nascita di una società diversa di quella che oggi ci opprime e che il sogno di tutti noi ci fa sperare migliore. Solo sperare, nessuna certezza.
Battersi per una certezza, come insegnava Marx, ha prodotto quel socialismo reale che ci ha allietati tutti nel secolo scorso. Proudhon fa vedere bene che non ci sono meccanismi automatici nello stesso processo economico, non ci sono scontri di forze sotterranee, non ci sono talpe, tutto è in lotta con tutto, costantemente, perché l’uomo è questa cosamiserevole. L’ironia che impiega per rispondere alle tristi favole di Rousseau è sempre pungente Osservando alcune serie statistiche fornite da Proudhon ci si accorge che sono vecchie di più di un secolo emezzo, eppure i processi sono sempre identici, nulla è cambiato, e nulla cambierà fin quando le lacrime e il sangue saranno versati dalla parte dei lavoratori e i guadagni affluiranno nelle casseforti degli sfruttatori.
1 feb 2021 Leggi il testo completo...
Pëtr Kropotkin
Memorie di un rivoluzionario
Introduzione di Alfredo M. Bonanno
Introduzione di Alfredo M. Bonanno
Biblioteca di Anarchismo – 22
2016, pagine 304
euro 15,00
Qui c’è lo sguardo di un uomo meravigliato del mondo che si vede ingenuamente sorpreso di trovarsi di fronte alla grandezza della natura, al sogno di un futuro migliore, di un mondo più giusto. Che poi, da un punto di vista concreto, diciamo attivamente rivoluzionario, trasformativo, questo entusiasmo non si traduca in indicazioni per noi significative, meno che mai oggi, con le mutate condizioni in cui soffochiamo, questo è un altro discorso.
Kropotkin non se ne preoccupa e la cosa non fa velo. Capisco la gioia del bambino e del giovane, capisco la gioia dello studioso che vuole scoprire i segreti di un mondo ancora quasi sconosciuto, di foreste, e fiumi, e montagne, e ghiacciai, inesplorati, e capisco anche il rapido maturare della coscienza rivoluzionaria, l’impegno continuo, la propaganda, l’azione, il carcere.
Capisco meno l’incapacità operativa, la concretezza vacillante, il continuo scappare via nel sogno di un mondo ormai inconciliabile con gli sviluppi moderni, e capisco ancora meno il chiudere gli occhi davanti alla cattiveria, alla radicale cattiveria dell’uomo. L’ottimismo si racchiude tutto nel ritenere possibile quello che si vuole realizzare nell’azione, non nel sognare un meccanismo determinista che sia in se stesso buono e quindi in grado di dare man forte al proprio vedere il futuro in modo positivo.
Sono un ottimista, odio le letture che faccio spesso di pessimisti dichiarati, alla lunga ho scoperto però che sotto il loro cupo rifiuto della speranza ci sta un modo diverso di riproporre una sorta di fiducia nel futuro. Un disperato pessimista spera che le cose non vadano tanto male, è un ottimista come me, ma alla fine ci differenziamo solo perché non pongo molta importanza nell’accumulo dei possessi. Lui, al contrario, è scornato dalla disillusione che qualunque possesso non può fare a meno di portare con sé. Allo stesso modo mi sento obbligato a entrare in sospetto nei riguardi dei panottimisti come Kropotkin, questo senza nulla togliere alla bellezza di questo libro.
Biblioteca di Anarchismo – 22
2016, pagine 304
euro 15,00
Qui c’è lo sguardo di un uomo meravigliato del mondo che si vede ingenuamente sorpreso di trovarsi di fronte alla grandezza della natura, al sogno di un futuro migliore, di un mondo più giusto. Che poi, da un punto di vista concreto, diciamo attivamente rivoluzionario, trasformativo, questo entusiasmo non si traduca in indicazioni per noi significative, meno che mai oggi, con le mutate condizioni in cui soffochiamo, questo è un altro discorso.
Kropotkin non se ne preoccupa e la cosa non fa velo. Capisco la gioia del bambino e del giovane, capisco la gioia dello studioso che vuole scoprire i segreti di un mondo ancora quasi sconosciuto, di foreste, e fiumi, e montagne, e ghiacciai, inesplorati, e capisco anche il rapido maturare della coscienza rivoluzionaria, l’impegno continuo, la propaganda, l’azione, il carcere.
Capisco meno l’incapacità operativa, la concretezza vacillante, il continuo scappare via nel sogno di un mondo ormai inconciliabile con gli sviluppi moderni, e capisco ancora meno il chiudere gli occhi davanti alla cattiveria, alla radicale cattiveria dell’uomo. L’ottimismo si racchiude tutto nel ritenere possibile quello che si vuole realizzare nell’azione, non nel sognare un meccanismo determinista che sia in se stesso buono e quindi in grado di dare man forte al proprio vedere il futuro in modo positivo.
Sono un ottimista, odio le letture che faccio spesso di pessimisti dichiarati, alla lunga ho scoperto però che sotto il loro cupo rifiuto della speranza ci sta un modo diverso di riproporre una sorta di fiducia nel futuro. Un disperato pessimista spera che le cose non vadano tanto male, è un ottimista come me, ma alla fine ci differenziamo solo perché non pongo molta importanza nell’accumulo dei possessi. Lui, al contrario, è scornato dalla disillusione che qualunque possesso non può fare a meno di portare con sé. Allo stesso modo mi sento obbligato a entrare in sospetto nei riguardi dei panottimisti come Kropotkin, questo senza nulla togliere alla bellezza di questo libro.
1 gen 2021 Leggi il testo completo...
Charles Fourier
Teoria dei quattro movimenti e dei destini generali
Prospetto e annuncio della scoperta
Introduzione di A. M. Bonanno
Biblioteca di Anarchismo – 24
2016, pagine 272
euro 10,00
Ci sono stati molti modi di accostarsi a Fourier, quasi tutti sbagliati, anzi, senza tema di smentita non esiste un modo corretto di realizzare questa impresa, che di impresa per l’appunto si tratta. Leggerlo è come sbarcare su un pianeta sconosciuto, bisogna rendersi conto che nulla in questo pianeta è come appare di primo acchito, niente corrisponde a tutto ciò che comunemente si intende come coerenza logica o analisi scientifica, ed è di certo sorprendente che questi punti di riferimento, incancreniti per secoli dalla nostra cultura, sono convenzioni e muraglie difensive. Fourier stesso consigliava di leggere almeno due volte questo libro. La prima per sbalordirsi, la seconda per smaltire la sbornia.
Questo straordinario libro comincia parlando di Dio. Ma con questo concetto si vuole intendere la forza ignota e naturale che regge qualsiasi tipo di società di uomini, da quella civilizzata (la peggiore, a causa della ferocia delle sue istituzioni) a quella barbara. È logico che dopo più di duecento anni le condizioni specifiche di questa superficiale ripartizione sono cambiate,ma nulla si èmodificato in quelle forze sotterranee che non riescono a venire alla luce se non con bagliori corruschi e spesso autodistruttivi.
Il Dio di cui parla Fourier, la vera natura dell’uomo, con la sua profonda cattiveria e la sua inattingibile grandezza d’animo, non riesce a farsi vedere, è sopraffatto dalla Civiltà, mentre ormai la stessa barbarie, su cui faceva conto il sognatore Coeurderoy si è vestita coi panni insanguinati della prima ed è diventata feroce e stupida come essa. Dio è quindi una forza, non un riflesso delle paure umane, una forza del tutto umana che, come tutte le forze positive dell’uomo, non riesce, se non con fatica, a venire fuori dalla melma e dal sangue dei massacri.
Biblioteca di Anarchismo – 24
2016, pagine 272
euro 10,00
Ci sono stati molti modi di accostarsi a Fourier, quasi tutti sbagliati, anzi, senza tema di smentita non esiste un modo corretto di realizzare questa impresa, che di impresa per l’appunto si tratta. Leggerlo è come sbarcare su un pianeta sconosciuto, bisogna rendersi conto che nulla in questo pianeta è come appare di primo acchito, niente corrisponde a tutto ciò che comunemente si intende come coerenza logica o analisi scientifica, ed è di certo sorprendente che questi punti di riferimento, incancreniti per secoli dalla nostra cultura, sono convenzioni e muraglie difensive. Fourier stesso consigliava di leggere almeno due volte questo libro. La prima per sbalordirsi, la seconda per smaltire la sbornia.
Questo straordinario libro comincia parlando di Dio. Ma con questo concetto si vuole intendere la forza ignota e naturale che regge qualsiasi tipo di società di uomini, da quella civilizzata (la peggiore, a causa della ferocia delle sue istituzioni) a quella barbara. È logico che dopo più di duecento anni le condizioni specifiche di questa superficiale ripartizione sono cambiate,ma nulla si èmodificato in quelle forze sotterranee che non riescono a venire alla luce se non con bagliori corruschi e spesso autodistruttivi.
Il Dio di cui parla Fourier, la vera natura dell’uomo, con la sua profonda cattiveria e la sua inattingibile grandezza d’animo, non riesce a farsi vedere, è sopraffatto dalla Civiltà, mentre ormai la stessa barbarie, su cui faceva conto il sognatore Coeurderoy si è vestita coi panni insanguinati della prima ed è diventata feroce e stupida come essa. Dio è quindi una forza, non un riflesso delle paure umane, una forza del tutto umana che, come tutte le forze positive dell’uomo, non riesce, se non con fatica, a venire fuori dalla melma e dal sangue dei massacri.
1 dic 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
La rivoluzione illogica
Seconda edizione riveduta e corretta con l’aggiunta di Del fare e dell’agire
Pensiero e azione – 24
2013, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 344
euro 20,00
Le tesi contenute in questo libro sono vecchie di quasi trent’anni ma, a mio avviso, mantengono anche oggi, pure in mutate condizioni sociali e personali, mie, prima di tutto, e del mondo che mi circonda, in secondo luogo – tanto per cambiare, un carcere, greco questa volta, – la loro validità. Esagitato e in preda a mille convulsioni fittizie quel movimento, a cui si riferivano queste pagine, non c’è più. Il dinamismo che lo caratterizzava, a volte un volere esserci per dimostrare la propria esistenza in vita, era un processo di disgregamento. Le obiezioni libertarie, contenute anche – fra le tante – in questo libro, non sono state sufficienti a produrre una svolta. Quando qualcosa si è mosso in questo senso, è stato subito richiamato all’ordine, a uno svilimento che agiva nell’intimo di molti compagni e produceva la confortante illusione quantitativa che ho spesso sottolineato. Illusione distruttrice quanto altre mai, di ogni originalità d’azione prima di tutto, e poi anche di analisi, carenze di pensiero e di azione, insomma. Lo sgretolamento ha fatto tanto rumore, è costato tante vite umane, migliaia di anni di carcere e un’esaltazione acida, una sorta di tiriamo giù le colonne con tutti i filistei. L’avere inseguito la crescita quantitativa, prima di tutto aveva il malcelato scopo di sostituire una coscienza rivoluzionarie individuale che rischiava di frantumarsi in mille sfaccettature. Per questo motivo occorreva solidificarla in qualcosa di visibile, un esercito enumerabile come antidoto alla malattia minacciata, quell’individualismo non ben compreso, spesso calunniato come nichilismo borghese, quasi sempre esecrato ma, in ogni caso, mai scomparso del tutto. Non essendo un animale da branco, come anche questo libro testimonia, sono stato attaccato da più parti, e questa mia condizione mi estenuava, cospirava accuratamente al mio logoramento ma non è riuscita a farmi abbassare il capo. Mi sono rifiutato di nascondermi dietro l’alibi quantitativo e ho sempre mantenuto il dominio su me stesso. Il rapporto del movimento rivoluzionario con il livello dello scontro era presente nelle mie veglie e nelle mie preoccupazioni ma non mi suggeriva nessuna macchinazione per ingigantire il primo a scapito del secondo. Queste operazioni erano proprio quelle del partito armato, suggerite da menti spossate, stanche di ostacolarsi sempre con le proprie elucubrazioni più o meno metafisiche e desiderose di dare corpo visibile alle proprie esasperazioni rimasticando le grandi teorie del passato, prime fra tutte quelle marxiste. Avidità e miseria della conoscenza che prende in giro se stessa degenerando da ipotesi a ricetta culinaria da seguirsi con attenzione e fino in fondo. Ciò, come ho precisato a suo tempo, produce un abbassamento del livello dello scontro, una bagarre fra rimasugli piantati in asso, un dialogo fra sordi, un bilancio bellico che aspira solo a mostrare i muscoli e a verificare chi ha i bicipiti più forti. Una mentalità malata produce il partito perché – armato o meno – non può cercare altra soluzione, la malattia è la paura dell’ignoto e dell’illogico, da cui deriva la vocazione a contarsi per sentirsi le spalle coperte, al sicuro, e per mettere al sicuro i propri possessi. L’assommazione e il partito sono due facce della stessa figura bifronte, enigmatica e sogghignante. Paura giustificata. Che ne sarebbe del partito in una condizione autogestita generalizzata? Nulla, il nulla assoluto, verrebbe messo da parte come un ferro vecchio o dovrebbe ricorrere agli antichi metodi cari ai massacratori di ogni epoca per frenare l’irragionevole sollevamento di un’idea spaventosa e inaccessibile alla comprensione di piccoli burocrati balbettanti. L’ultima metamorfosi dell’illusione quantitativa è la specializzazione più ristretta possibile, più selezionata, una squadra di massacratori al servizio di un pungo di teorici usciti dalle scuole di specializzazione della politica dominante. In fondo, l’illusione quantitativa si ribalta senza accorgersene in una minoranza dedita alla costruzione dello spettacolo. Non la realtà dello scontro è quella che conta ma la sua trasformazione in apparenza spettacolare, che affascina e che attira tante animelle impaurite ma vogliose di stare accanto a chi ha tanto coraggio da realizzare gigantesche azioni al semplice scopo di dire: oplà, esistiamo.
Contenuto del volume
Introduzioni – Parte prima: La rivoluzione illogica – L’elemento contraddittorio della rivoluzione – Lo scontro generalizzato – Movimento e violenza rivoluzionaria – Critica del partito armato – Sull’organizzazione clandestina – Strategia del potere e scontro di classe – Contro la pace sociale – L’acqua sporca e il bambino – L’ipotesi armata – Parte seconda: Del fare e dell’agire – Nota introduttiva alla prima edizione – L’individuo e i suoi atti – La situazione – I rapporti – Potenzialità e potere – L’azione sociale – I fatti – I nemici dell’azione – I falsi amici dell’azione – Il fare e l’agire – Una rosa gialla
2013, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 344
euro 20,00
Le tesi contenute in questo libro sono vecchie di quasi trent’anni ma, a mio avviso, mantengono anche oggi, pure in mutate condizioni sociali e personali, mie, prima di tutto, e del mondo che mi circonda, in secondo luogo – tanto per cambiare, un carcere, greco questa volta, – la loro validità. Esagitato e in preda a mille convulsioni fittizie quel movimento, a cui si riferivano queste pagine, non c’è più. Il dinamismo che lo caratterizzava, a volte un volere esserci per dimostrare la propria esistenza in vita, era un processo di disgregamento. Le obiezioni libertarie, contenute anche – fra le tante – in questo libro, non sono state sufficienti a produrre una svolta. Quando qualcosa si è mosso in questo senso, è stato subito richiamato all’ordine, a uno svilimento che agiva nell’intimo di molti compagni e produceva la confortante illusione quantitativa che ho spesso sottolineato. Illusione distruttrice quanto altre mai, di ogni originalità d’azione prima di tutto, e poi anche di analisi, carenze di pensiero e di azione, insomma. Lo sgretolamento ha fatto tanto rumore, è costato tante vite umane, migliaia di anni di carcere e un’esaltazione acida, una sorta di tiriamo giù le colonne con tutti i filistei. L’avere inseguito la crescita quantitativa, prima di tutto aveva il malcelato scopo di sostituire una coscienza rivoluzionarie individuale che rischiava di frantumarsi in mille sfaccettature. Per questo motivo occorreva solidificarla in qualcosa di visibile, un esercito enumerabile come antidoto alla malattia minacciata, quell’individualismo non ben compreso, spesso calunniato come nichilismo borghese, quasi sempre esecrato ma, in ogni caso, mai scomparso del tutto. Non essendo un animale da branco, come anche questo libro testimonia, sono stato attaccato da più parti, e questa mia condizione mi estenuava, cospirava accuratamente al mio logoramento ma non è riuscita a farmi abbassare il capo. Mi sono rifiutato di nascondermi dietro l’alibi quantitativo e ho sempre mantenuto il dominio su me stesso. Il rapporto del movimento rivoluzionario con il livello dello scontro era presente nelle mie veglie e nelle mie preoccupazioni ma non mi suggeriva nessuna macchinazione per ingigantire il primo a scapito del secondo. Queste operazioni erano proprio quelle del partito armato, suggerite da menti spossate, stanche di ostacolarsi sempre con le proprie elucubrazioni più o meno metafisiche e desiderose di dare corpo visibile alle proprie esasperazioni rimasticando le grandi teorie del passato, prime fra tutte quelle marxiste. Avidità e miseria della conoscenza che prende in giro se stessa degenerando da ipotesi a ricetta culinaria da seguirsi con attenzione e fino in fondo. Ciò, come ho precisato a suo tempo, produce un abbassamento del livello dello scontro, una bagarre fra rimasugli piantati in asso, un dialogo fra sordi, un bilancio bellico che aspira solo a mostrare i muscoli e a verificare chi ha i bicipiti più forti. Una mentalità malata produce il partito perché – armato o meno – non può cercare altra soluzione, la malattia è la paura dell’ignoto e dell’illogico, da cui deriva la vocazione a contarsi per sentirsi le spalle coperte, al sicuro, e per mettere al sicuro i propri possessi. L’assommazione e il partito sono due facce della stessa figura bifronte, enigmatica e sogghignante. Paura giustificata. Che ne sarebbe del partito in una condizione autogestita generalizzata? Nulla, il nulla assoluto, verrebbe messo da parte come un ferro vecchio o dovrebbe ricorrere agli antichi metodi cari ai massacratori di ogni epoca per frenare l’irragionevole sollevamento di un’idea spaventosa e inaccessibile alla comprensione di piccoli burocrati balbettanti. L’ultima metamorfosi dell’illusione quantitativa è la specializzazione più ristretta possibile, più selezionata, una squadra di massacratori al servizio di un pungo di teorici usciti dalle scuole di specializzazione della politica dominante. In fondo, l’illusione quantitativa si ribalta senza accorgersene in una minoranza dedita alla costruzione dello spettacolo. Non la realtà dello scontro è quella che conta ma la sua trasformazione in apparenza spettacolare, che affascina e che attira tante animelle impaurite ma vogliose di stare accanto a chi ha tanto coraggio da realizzare gigantesche azioni al semplice scopo di dire: oplà, esistiamo.
Contenuto del volume
Introduzioni – Parte prima: La rivoluzione illogica – L’elemento contraddittorio della rivoluzione – Lo scontro generalizzato – Movimento e violenza rivoluzionaria – Critica del partito armato – Sull’organizzazione clandestina – Strategia del potere e scontro di classe – Contro la pace sociale – L’acqua sporca e il bambino – L’ipotesi armata – Parte seconda: Del fare e dell’agire – Nota introduttiva alla prima edizione – L’individuo e i suoi atti – La situazione – I rapporti – Potenzialità e potere – L’azione sociale – I fatti – I nemici dell’azione – I falsi amici dell’azione – Il fare e l’agire – Una rosa gialla
15 nov 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Michail Bakunin. Contro la storia
Pensiero e azione – 18/19
2013, 2 voll. rilegati in tela, pagine 696
euro 40,00
Al momento di pubblicare in volume tutti i miei scritti su Bakunin si pone il problema del mio modo di pensare la storia. Più volte, negli ultimi quarant’anni, ho preso qua e là questo problema cercando di chiarire perché non sono d’accordo col modo di lavorare degli storici, i quali, come i filosofi – e forse anche in modo più brutale – sono spesso semplici provveditori di materiali per la caverna dei massacri.
Il loro modo di porsi di fronte alle cosiddette fonti fa il paio con il modo di porsi dei filosofi di fronte all’esistenza e ai problemi relativi. A queste brave persone, storici e filosofi, basta la somiglianza di quello che dicono con quello che pensano sia la documentazione di quanto è accaduto o è stato pensato. Come se il passato fosse lì, davanti agli occhi dello storico – mettiamo da parte il filosofo di cui abbiamo detto a lungo altrove – come una fitta trama di corrispondenze, di somiglianze, analogie e simpatie. Non è ovviamente così.
Poiché questo è un libro dedicato a Bakunin non può essere considerato un libro di storia in senso stretto, e poiché non sono uno storico non può esserlo considerato in nessun modo e basta. Detto questo mi sono tolto un peso e vado avanti più leggero.
Bakunin è un rivoluzionario anarchico, la sua vita e i suoi scritti non sono separabili, sono un tutt’uno e si integrano a vicenda. Non ha quindi senso la distinzione che è stata fatta tra biografia e analisi delle sue teorie. Proprio queste distinzioni fanno vedere la povertà di tanti sforzi per non capire e non volere approfondire l’azione di quest’uomo.
Prima di tutto mi preme indicare alcune caratteristiche portanti della sua azione. La non scindibilità di vita e pensiero l’ho già accennata, la ricerca della qualità, il non avere paura della completezza, la generosa concezione del coraggio come coinvolgimento totale, la distruzione come fatto rivoluzionario, l’anarchia come rimessa in questione di qualsiasi ordine, l’eccesso, l’assenza di prudenza, il ricominciare sempre daccapo, l’oltrepassamento come accesso alla qualità, la svalutazione del mondo produttivo coatto e amministrato, e tante altre. Questi elementi cointeragiscono tra loro nel crogiolo incredibile e fantastico dell’azione rivoluzionaria di Bakunin e quindi forniscono delle vere segnature a ogni singola realizzazione che così si trova inserita in un contesto organico e significativo che però bisogna decifrare. E questa lettura non può essere fatta da uno storico, ma deve essere fatta da un rivoluzionario, da un uomo di parte.
Contenuto del primo volume
Introduzione – La polemica con Mazzini – Annotazioni – La Prima Internazionale in Italia e il conflitto con Marx – Annotazioni – La questione germano-slava. Il comunismo di Stato – Annotazioni
Contenuto del secondo volume
Stato e Anarchia – Annotazioni – Rapporti con Sergej Necaev – Annotazioni – Relazioni slave – Annotazioni – La guerra franco-prussiana e la rivoluzione sociale in Francia – Annotazioni – L’Impero knut-germanico e la Rivoluzione sociale – Annotazioni – Di Bakunin si muore – Annotazioni
2013, 2 voll. rilegati in tela, pagine 696
euro 40,00
Al momento di pubblicare in volume tutti i miei scritti su Bakunin si pone il problema del mio modo di pensare la storia. Più volte, negli ultimi quarant’anni, ho preso qua e là questo problema cercando di chiarire perché non sono d’accordo col modo di lavorare degli storici, i quali, come i filosofi – e forse anche in modo più brutale – sono spesso semplici provveditori di materiali per la caverna dei massacri.
Il loro modo di porsi di fronte alle cosiddette fonti fa il paio con il modo di porsi dei filosofi di fronte all’esistenza e ai problemi relativi. A queste brave persone, storici e filosofi, basta la somiglianza di quello che dicono con quello che pensano sia la documentazione di quanto è accaduto o è stato pensato. Come se il passato fosse lì, davanti agli occhi dello storico – mettiamo da parte il filosofo di cui abbiamo detto a lungo altrove – come una fitta trama di corrispondenze, di somiglianze, analogie e simpatie. Non è ovviamente così.
Poiché questo è un libro dedicato a Bakunin non può essere considerato un libro di storia in senso stretto, e poiché non sono uno storico non può esserlo considerato in nessun modo e basta. Detto questo mi sono tolto un peso e vado avanti più leggero.
Bakunin è un rivoluzionario anarchico, la sua vita e i suoi scritti non sono separabili, sono un tutt’uno e si integrano a vicenda. Non ha quindi senso la distinzione che è stata fatta tra biografia e analisi delle sue teorie. Proprio queste distinzioni fanno vedere la povertà di tanti sforzi per non capire e non volere approfondire l’azione di quest’uomo.
Prima di tutto mi preme indicare alcune caratteristiche portanti della sua azione. La non scindibilità di vita e pensiero l’ho già accennata, la ricerca della qualità, il non avere paura della completezza, la generosa concezione del coraggio come coinvolgimento totale, la distruzione come fatto rivoluzionario, l’anarchia come rimessa in questione di qualsiasi ordine, l’eccesso, l’assenza di prudenza, il ricominciare sempre daccapo, l’oltrepassamento come accesso alla qualità, la svalutazione del mondo produttivo coatto e amministrato, e tante altre. Questi elementi cointeragiscono tra loro nel crogiolo incredibile e fantastico dell’azione rivoluzionaria di Bakunin e quindi forniscono delle vere segnature a ogni singola realizzazione che così si trova inserita in un contesto organico e significativo che però bisogna decifrare. E questa lettura non può essere fatta da uno storico, ma deve essere fatta da un rivoluzionario, da un uomo di parte.
Contenuto del primo volume
Introduzione – La polemica con Mazzini – Annotazioni – La Prima Internazionale in Italia e il conflitto con Marx – Annotazioni – La questione germano-slava. Il comunismo di Stato – Annotazioni
Contenuto del secondo volume
Stato e Anarchia – Annotazioni – Rapporti con Sergej Necaev – Annotazioni – Relazioni slave – Annotazioni – La guerra franco-prussiana e la rivoluzione sociale in Francia – Annotazioni – L’Impero knut-germanico e la Rivoluzione sociale – Annotazioni – Di Bakunin si muore – Annotazioni
1 nov 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Michail Bakunin. Contro la Storia
Volume II
Pensiero e azione – 18/19
2013, 2 voll. rilegati in tela, pagine 696
euro 30,00
Contenuto del secondo volume
Stato e Anarchia – Annotazioni – Rapporti con Sergej Necaev – Annotazioni – Relazioni slave – Annotazioni – La guerra franco-prussiana e la rivoluzione sociale in Francia – Annotazioni – L’Impero knut-germanico e la Rivoluzione sociale – Annotazioni – Di Bakunin si muore – Annotazioni
2013, 2 voll. rilegati in tela, pagine 696
euro 30,00
Contenuto del secondo volume
Stato e Anarchia – Annotazioni – Rapporti con Sergej Necaev – Annotazioni – Relazioni slave – Annotazioni – La guerra franco-prussiana e la rivoluzione sociale in Francia – Annotazioni – L’Impero knut-germanico e la Rivoluzione sociale – Annotazioni – Di Bakunin si muore – Annotazioni
1 nov 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Michail Bakunin. Contro la Storia
Volume I
Pensiero e azione – 18/19
2013, 2 voll. rilegati in tela, pagine 696
euro 30,00
Contenuto del primo volume
Introduzione – La polemica con Mazzini – Annotazioni – La Prima Internazionale in Italia e il conflitto con Marx – Annotazioni – La questione germano-slava. Il comunismo di Stato – Annotazioni
Contenuto del secondo volume
Stato e Anarchia – Annotazioni – Rapporti con Sergej Necaev – Annotazioni – Relazioni slave – Annotazioni – La guerra franco-prussiana e la rivoluzione sociale in Francia – Annotazioni – L’Impero knut-germanico e la Rivoluzione sociale – Annotazioni – Di Bakunin si muore – Annotazioni
2013, 2 voll. rilegati in tela, pagine 696
euro 30,00
Contenuto del primo volume
Introduzione – La polemica con Mazzini – Annotazioni – La Prima Internazionale in Italia e il conflitto con Marx – Annotazioni – La questione germano-slava. Il comunismo di Stato – Annotazioni
Contenuto del secondo volume
Stato e Anarchia – Annotazioni – Rapporti con Sergej Necaev – Annotazioni – Relazioni slave – Annotazioni – La guerra franco-prussiana e la rivoluzione sociale in Francia – Annotazioni – L’Impero knut-germanico e la Rivoluzione sociale – Annotazioni – Di Bakunin si muore – Annotazioni
1 nov 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Dissonanze
Seconda edizione riveduta, corretta e ampliata
Pensiero e azione – 41
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 729
euro 20,00
Contenuto del volume
Introduzione alla seconda edizione – Introduzione alla prima edizione in sei volumi – Acquistare il Vaticano – Animale-Uomo – Animali – Anticlericalismo – Antifascismo – Appuntamento con l’apocalisse – A pezzi – Antonin Artaud – Solo a salve – Lusinghiere aspirazioni mortali – Astensionismo – Astio – John Vincent Atanasoff – Banconota fresca di stampa – Baffuti e con la gonna – Arturo Benedetti Michelangeli – Benefattore – Ignacio Matte Blanco – Bombe a parte – La botte piena e la moglie ubriaca – Bruno Bozzoli – Calcio – Cab Calloway – Caporali – Carabiniere – Carogna – Il giudizio di Cerbero – Certezze – La feroce certezza del proprio dovere – Che cos’è l’economia – Chi guadagna nella svalutazione – Classe – Comandanti – Comunità – Conservazione – Cercasi buddisti – Controllo sociale – Coscienza – Cultura – Cyberpunk – Guy Debord – Decisionismo – Di tutto, di più – Distruggiamo la scuola – Droga – Dubbio – Doris Durante – Ecologia sociale – Entrismo – Esercito della salvezza – Famiglia – Forza – Franco Fortini – Fra le righe del bilancio statale – André Frossard – Fuga in avanti – Il gioco e la morte – I guaia della vecchia signora – Ludwig von Hackwitz – Hacker – Hooligan – Idea – Immaginario – Impoverimento culturale – Innocuo piccolo esame – Internazionalismo – Lavoro – Rose Fitzgerald Kennedy – Henri Laborit – Lavorare quanto? – Liala – Liberazione nazionale – Enrique Lister – Lotta insurrezionale – Lord Lovat – Ma lavorare stanca – Mafia – Malattia – Mia Martini – Massa – Il massacratore e i massacratori – Matematica – Cipriano Mera – Misure: 86-55-86 – Le minacce aeronautiche – Misere glorie militari – Modernità – Monaci – Movimenti studenteschi – Muscoli europei – Edda Mussolini – Non solo Napoleone – Non solo produttori – Obiezione fiscale – Omosessualità – Ordine – Orecchio – Organizzazione spontanea – Oscurità ricorrente – Pagliacci – Vincenzo Parisi – Partecipazione – Dalla parte degli operai – Particola – Un piccolo uomo a Singapore – Giandomenico Pisapia – Pluto, signore delle tenebre – Polizia – Sempre poliziotti restano – Karl Popper – Pornografia – Produrre che cosa? – Il Processo – Qualche piccolo regalo – Il progetto repressivo – Psicoanalisi – Ràfia – Razzismo – Religione – Repressione – Ribelle – Riduzione – Rivoluzione Francese – Carlo Rubbia – Leonardo Sciascia – Schema di discussione per un intervento nella scuola – Sopra e sotto – Sindone – Sperimentazione e miliardi – Joe Slovo – Studiare da spia – Stagno salato – Statuetta – Ugo Stille – Suicidio – Teste rapate – Tolleranza – Ancora, non ancora – Totalità – Tribunali – Mamma! arrivano i Turchi – Utopia – Vandea – Vecchia guardia – Alta velocità – Viaggio – Violenza e stupidità – Davide Visani – Bruno Visentini – Volontariato – EugeneWigner – HaroldWilson – George Woodcock
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 729
euro 20,00
Contenuto del volume
Introduzione alla seconda edizione – Introduzione alla prima edizione in sei volumi – Acquistare il Vaticano – Animale-Uomo – Animali – Anticlericalismo – Antifascismo – Appuntamento con l’apocalisse – A pezzi – Antonin Artaud – Solo a salve – Lusinghiere aspirazioni mortali – Astensionismo – Astio – John Vincent Atanasoff – Banconota fresca di stampa – Baffuti e con la gonna – Arturo Benedetti Michelangeli – Benefattore – Ignacio Matte Blanco – Bombe a parte – La botte piena e la moglie ubriaca – Bruno Bozzoli – Calcio – Cab Calloway – Caporali – Carabiniere – Carogna – Il giudizio di Cerbero – Certezze – La feroce certezza del proprio dovere – Che cos’è l’economia – Chi guadagna nella svalutazione – Classe – Comandanti – Comunità – Conservazione – Cercasi buddisti – Controllo sociale – Coscienza – Cultura – Cyberpunk – Guy Debord – Decisionismo – Di tutto, di più – Distruggiamo la scuola – Droga – Dubbio – Doris Durante – Ecologia sociale – Entrismo – Esercito della salvezza – Famiglia – Forza – Franco Fortini – Fra le righe del bilancio statale – André Frossard – Fuga in avanti – Il gioco e la morte – I guaia della vecchia signora – Ludwig von Hackwitz – Hacker – Hooligan – Idea – Immaginario – Impoverimento culturale – Innocuo piccolo esame – Internazionalismo – Lavoro – Rose Fitzgerald Kennedy – Henri Laborit – Lavorare quanto? – Liala – Liberazione nazionale – Enrique Lister – Lotta insurrezionale – Lord Lovat – Ma lavorare stanca – Mafia – Malattia – Mia Martini – Massa – Il massacratore e i massacratori – Matematica – Cipriano Mera – Misure: 86-55-86 – Le minacce aeronautiche – Misere glorie militari – Modernità – Monaci – Movimenti studenteschi – Muscoli europei – Edda Mussolini – Non solo Napoleone – Non solo produttori – Obiezione fiscale – Omosessualità – Ordine – Orecchio – Organizzazione spontanea – Oscurità ricorrente – Pagliacci – Vincenzo Parisi – Partecipazione – Dalla parte degli operai – Particola – Un piccolo uomo a Singapore – Giandomenico Pisapia – Pluto, signore delle tenebre – Polizia – Sempre poliziotti restano – Karl Popper – Pornografia – Produrre che cosa? – Il Processo – Qualche piccolo regalo – Il progetto repressivo – Psicoanalisi – Ràfia – Razzismo – Religione – Repressione – Ribelle – Riduzione – Rivoluzione Francese – Carlo Rubbia – Leonardo Sciascia – Schema di discussione per un intervento nella scuola – Sopra e sotto – Sindone – Sperimentazione e miliardi – Joe Slovo – Studiare da spia – Stagno salato – Statuetta – Ugo Stille – Suicidio – Teste rapate – Tolleranza – Ancora, non ancora – Totalità – Tribunali – Mamma! arrivano i Turchi – Utopia – Vandea – Vecchia guardia – Alta velocità – Viaggio – Violenza e stupidità – Davide Visani – Bruno Visentini – Volontariato – EugeneWigner – HaroldWilson – George Woodcock
15 ott 2020 Leggi il testo completo...
“Negazine” n. 2 / 2018
Negazine n. 2 / 2018
Pagine 68 – cm 21*32
euro 5,00
Il secondo numero di una rivista come questa è, per noi, un gran successo. Non solo siamo contenti, il che sarebbe ovvio, ma siamo anche un poco meravigliati. Non ci facevamo illusioni e non ce ne facciamo neanche adesso. L’elenco delle questioni a noi incomprensibili, contenuto nell’articolo “E ora?” permane ancora valido, anche se abbiamo, qui, cercato di dare alcune risposte. Non che queste risposte non siano, in se stesse, soddisfacenti, è che man mano che avanzavamo nella stesura di esse ci accorgevamo che aprivano altri dubbi, ancora più complessi e numerosi delle risposte che riuscivano a dare alle questioni in gioco.
Pagine 68 – cm 21*32
euro 5,00
Il secondo numero di una rivista come questa è, per noi, un gran successo. Non solo siamo contenti, il che sarebbe ovvio, ma siamo anche un poco meravigliati. Non ci facevamo illusioni e non ce ne facciamo neanche adesso. L’elenco delle questioni a noi incomprensibili, contenuto nell’articolo “E ora?” permane ancora valido, anche se abbiamo, qui, cercato di dare alcune risposte. Non che queste risposte non siano, in se stesse, soddisfacenti, è che man mano che avanzavamo nella stesura di esse ci accorgevamo che aprivano altri dubbi, ancora più complessi e numerosi delle risposte che riuscivano a dare alle questioni in gioco.
15 ott 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Critica della ragione politica
Pensiero e azione – 40
2015, rilegato in tela, pagine 352
euro 20,00
I testi raccolti in questo libro non sono strettamente connaturati al concetto corrente di “politica”. L’accento va posto quindi sul termine “ragione”, più che sull’altro che correda il titolo “critica”.Vediamo perché. Scarnificare argomenti strettamente politici non è possibile e, a farlo, sarebbe opera vana.Molti fantasmi si assiepano davanti alla porta della caverna dei massacri all’interno della quale gorgoglia la melma dell’attività umana che si fregia di questo titolo poco commendevole, il titolo appunto di “politica”. È quindi opportuno dimenticare l’antico segno lasciato da Aristotele e rendersi conto che si tratta della scienza dello Stato, la sola che si può chiamare politica in senso stretto. Ma cos’è la “scienza dello Stato” se non lo studio di come massacrare e opprimere nel migliore dei modi, e pagando il minore prezzo possibile, coloro che per motivi vari finiscono per essere soggetti passivi dello sfruttamento?
Contenuto del volume
Introduzione – Critica della ragione politica – L’ape e il comunista. Critica a un Trattato di entomologia teologica – Repressione e controllo sociale – La lotta contro il fascismo comincia con la lotta contro il bolscevismo – Anarchismo e democrazia – L’analisi politica di Aldo Capitini tra Kant e Hegel
2015, rilegato in tela, pagine 352
euro 20,00
I testi raccolti in questo libro non sono strettamente connaturati al concetto corrente di “politica”. L’accento va posto quindi sul termine “ragione”, più che sull’altro che correda il titolo “critica”.Vediamo perché. Scarnificare argomenti strettamente politici non è possibile e, a farlo, sarebbe opera vana.Molti fantasmi si assiepano davanti alla porta della caverna dei massacri all’interno della quale gorgoglia la melma dell’attività umana che si fregia di questo titolo poco commendevole, il titolo appunto di “politica”. È quindi opportuno dimenticare l’antico segno lasciato da Aristotele e rendersi conto che si tratta della scienza dello Stato, la sola che si può chiamare politica in senso stretto. Ma cos’è la “scienza dello Stato” se non lo studio di come massacrare e opprimere nel migliore dei modi, e pagando il minore prezzo possibile, coloro che per motivi vari finiscono per essere soggetti passivi dello sfruttamento?
Contenuto del volume
Introduzione – Critica della ragione politica – L’ape e il comunista. Critica a un Trattato di entomologia teologica – Repressione e controllo sociale – La lotta contro il fascismo comincia con la lotta contro il bolscevismo – Anarchismo e democrazia – L’analisi politica di Aldo Capitini tra Kant e Hegel
1 ott 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Contro la chiarezza. Contro l’oggettività
Seconda edizione riveduta e corretta
Pensiero e azione – 39
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 320
euro 20,00
Rimettere le cose a posto, una per una, conmaniacale cura. Il sogno di ogni buon conservatore, anche di quello che accortamente, e senza farsene avvedere, alberga dentro di me.Altra via possibile, buttare tutto in un cassetto, da qualche parte, possibilmente in quell’archivio immaginario che ho sempre alimentato con tante carte del passato, in omaggio alla mia disavvedutezza, da un canto, e al mio disprezzo per le documentazioni e le muffe, dall’altro. Archivio puntualmente sversato nel raccoglitore dei rifiuti. Buona pace a tutti.
Ma qui c’è qualcosa che si muove sotto i testi, miei, e mi riguarda anche oggi, alla soglia dei settantasette anni (pochi giorni ed è fatta), soglia fatidica andando ben al di là di quel limite che mi ero prefissato, ingenuamente, come quando gioco conme stesso, come quando da bambino camminavo saltellando sul marciapiede evitando di mettere i piedi nelle connessure dei lastroni di lava.
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 320
euro 20,00
Rimettere le cose a posto, una per una, conmaniacale cura. Il sogno di ogni buon conservatore, anche di quello che accortamente, e senza farsene avvedere, alberga dentro di me.Altra via possibile, buttare tutto in un cassetto, da qualche parte, possibilmente in quell’archivio immaginario che ho sempre alimentato con tante carte del passato, in omaggio alla mia disavvedutezza, da un canto, e al mio disprezzo per le documentazioni e le muffe, dall’altro. Archivio puntualmente sversato nel raccoglitore dei rifiuti. Buona pace a tutti.
Ma qui c’è qualcosa che si muove sotto i testi, miei, e mi riguarda anche oggi, alla soglia dei settantasette anni (pochi giorni ed è fatta), soglia fatidica andando ben al di là di quel limite che mi ero prefissato, ingenuamente, come quando gioco conme stesso, come quando da bambino camminavo saltellando sul marciapiede evitando di mettere i piedi nelle connessure dei lastroni di lava.
14 set 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Senza una ragione
Seconda edizione riveduta e corretta con l'aggiunta di Dire la verità
Pensiero e azione – 38
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 320
euro 20,00
Rivedono la luce, aggiornati e aumentati, questi testi che investono due problemi quanto mai dolorosi: il motivo profondo per cui ci deve essere o non ci deve essere una ragione nel fare e nel conseguente, possibile, agire, e il motivo, non meno profondo, per cui non è possibile “dire” la verità. Chiacchiere su questi due problemi ne sono state fatte tante, in modo particolare da filosofi e matematici. Essi, i problemi di cui discuto, restano aperti e non si vede perché queste mie tarde carte debbano risolverli, quando mai fosse possibile in un modo o nell’altro risolvere problemi. Quindi, qui si tratta più che altro di una propedeutica all’agire o, se meglio si preferisce, di un suggerimento sulla migliore maniera di lasciare i bagagli sulla riva prima di intraprendere una navigazione che non solo potrebbe essere ma che è a vita e a morte.
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 320
euro 20,00
Rivedono la luce, aggiornati e aumentati, questi testi che investono due problemi quanto mai dolorosi: il motivo profondo per cui ci deve essere o non ci deve essere una ragione nel fare e nel conseguente, possibile, agire, e il motivo, non meno profondo, per cui non è possibile “dire” la verità. Chiacchiere su questi due problemi ne sono state fatte tante, in modo particolare da filosofi e matematici. Essi, i problemi di cui discuto, restano aperti e non si vede perché queste mie tarde carte debbano risolverli, quando mai fosse possibile in un modo o nell’altro risolvere problemi. Quindi, qui si tratta più che altro di una propedeutica all’agire o, se meglio si preferisce, di un suggerimento sulla migliore maniera di lasciare i bagagli sulla riva prima di intraprendere una navigazione che non solo potrebbe essere ma che è a vita e a morte.
1 set 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Miseria della cultura. Cultura della miseria
Seconda edizione riveduta e corretta
Pensiero e azione – 37
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 368
euro 20,00
Rinascono a nuova veste questi due opuscoli dapprima condannati alla separazione e a un eccessivo snellimento. Adesso sono completati con le riflessioni ulteriori sull’argomento, quasi tutte condotte nel carcere di Trieste, e con più aggiornate testimonianze.
Nessun intento didascalico, come per altro non c’era nella prima edizione. L’argomento si presta a estremismi di ogni sorta, lasciamoli da parte. La parola è quello che è, la cultura ne è l’allargamento degenere, com’è ovvio che sia. Siamo tutti dalla parte sbagliata e non sarà di certo qualche sapiente aggiustatina che raddrizzerà la barra del timone.
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 368
euro 20,00
Rinascono a nuova veste questi due opuscoli dapprima condannati alla separazione e a un eccessivo snellimento. Adesso sono completati con le riflessioni ulteriori sull’argomento, quasi tutte condotte nel carcere di Trieste, e con più aggiornate testimonianze.
Nessun intento didascalico, come per altro non c’era nella prima edizione. L’argomento si presta a estremismi di ogni sorta, lasciamoli da parte. La parola è quello che è, la cultura ne è l’allargamento degenere, com’è ovvio che sia. Siamo tutti dalla parte sbagliata e non sarà di certo qualche sapiente aggiustatina che raddrizzerà la barra del timone.
15 ago 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Manuale scientifico a uso degli increduli
Seconda edizione riveduta e corretta
Pensiero e azione – 36
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 335
euro 20,00
Chi sono gli increduli? Coloro che non accettano l’autorità costituita, non per una questione di principio, che ciò sarebbe ancora atteggiamento incongruo di accettazione dell’autorità, ideologismo bello e buono, come si è convenuto di chiamarlo, ma che non accettano perché vogliono lottare nel concreto, al di là degli aspetti formali e deimassimalismi buoni per tutte le stagioni. Una critica negativa? Sì.Anche questo. Ma ancora più oltre.
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 335
euro 20,00
Chi sono gli increduli? Coloro che non accettano l’autorità costituita, non per una questione di principio, che ciò sarebbe ancora atteggiamento incongruo di accettazione dell’autorità, ideologismo bello e buono, come si è convenuto di chiamarlo, ma che non accettano perché vogliono lottare nel concreto, al di là degli aspetti formali e deimassimalismi buoni per tutte le stagioni. Una critica negativa? Sì.Anche questo. Ma ancora più oltre.
1 ago 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
I fondamenti di una teoria filosofica dell’indeterminazione
Seconda edizione
Pensiero e azione – 35
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 336
euro 20,00
Dopo quasi mezzo secolo esce la seconda edizione di questo libro. Altri tempi e altre urgenze si muovevano nel mio orizzonte. Nuove pratiche stavano per schiudersi e precedenti ricerche concludersi senza per ciò propormi un accomodamento che facesse tacere le mie inquietudini.
Contenuto del volume
Introduzione alla prima edizione – Limiti e possibilità di una collaborazione filosofia-scienza – + e – - Principi essenziali di logica – L’indeterminazione filosofica – Appendice: Questioni da discutere
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 336
euro 20,00
Dopo quasi mezzo secolo esce la seconda edizione di questo libro. Altri tempi e altre urgenze si muovevano nel mio orizzonte. Nuove pratiche stavano per schiudersi e precedenti ricerche concludersi senza per ciò propormi un accomodamento che facesse tacere le mie inquietudini.
Contenuto del volume
Introduzione alla prima edizione – Limiti e possibilità di una collaborazione filosofia-scienza – + e – - Principi essenziali di logica – L’indeterminazione filosofica – Appendice: Questioni da discutere
15 lug 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Autogestione e anarchismo
Terza edizione riveduta e corretta con l’aggiunta delle Annotazioni di Amfissa
Pensiero e azione – 26
2014, 3a edizione, rilegato in tela, pagine 336
euro 20,00
A lungo andare, il percorso della parola riesce a delineare sullo sfondo indicazioni improvvise, capaci di fare esplodere l’assenza, non sono semplici ampliamenti della memoria, ma luci e riflessi che riecheggiano, in modulazioni e movimenti contraddittori e spazi impensabili, il dire di fondo, il muoversi costante e creativo della parola rammemorante. Il tempo allungandosi getta ombre che coprono le possibilità di comprensione, fatti sfumano e si confondono, richiedono nuova linfa interpretativa. Non sempre è possibile evitare riflessi che ingannano anche l’orecchio e l’occhio più esercitati. Uno scarto, a volte consistente, a volte quasi minimo, tale da perdersi nell’interstizio del ricordo giacendo incompreso. Questo scarto è cambiamento profondo
Non ho cercato di metterci una medicazione, la cattiva coscienza è uno dei camminamenti di disturbo della ferrea custodia del controllo, e forse in molti casi non è neanche volontaria, ma a volte compare improvvisamente la considerevole consistenza di un vagito, un fremito di ali, un calore di sole cocente sulla faccia coperta da un velo leggero, un presente che non vuole ammettere il passato che si difende dichiarando ostracismo e fissando vendette.
La volontà di attaccare, di sgominare il nemico, torna a dominare e il suono si fa ancora più prossimo. La stessa incomprensione è desiderio, qualcosa che venero perché preservato da quella condizione degradante che chiamo chiarezza a portata di mano. Libero in questo modo il mondo dalla sua sufficienza ovattata e lo pongo nuovamente in una dimensione che esclude la limitazione, che cancella tutto quello che limita. Profano con le mie scarpe infangate, e da allora mai pulite, tutto ciò che propone sacralità e l’illimitatezza non profanabile.
La lotta e la pietà che pretende gestire la conoscenza non si sposano facilmente. La parola è un’arma che viene a volte gestita con pietà, in modo maldestro e sciocco. Danzare con le parole, farle apparire leggere e diafane, quando possono anche essere pesanti e mortali, vuole dire accreditare loro una funzione che esercitano solo per conto dell’imbroglio, di chi gestisce il potere. Certe sfumature possono starci nelle parole e così venire raccolte, ma non si tratta di fervore dissacratorio, solo trascurabili raffinatezze. Volere essere inumani con le parole non è difficile, alla fine si tratta di strillare di più, ma è faccenda per spiriti deboli, addentrarsi invece nella loro possibile oscurità è altra questione, qui si sollevano di colpo vertiginose profondità che nessuno aveva mai sospettato, senza con questo indicare la strada per arrivare fino in fondo. La rigidezza e il completamento non sono stimoli per l’uso del dire, solo titubanze.
Contenuto del volume:
Introduzioni – Il concetto di autogestione – Autonomia e autogestione – La lotta per l’autogestione – Anarchismo e autogestione – La controparte – L’ideologia della produzione – Lotta di classe e autogestione – Autogestione e scelte economiche – Autogestione anarchica – Autogestione e dominio reale del capitale – Spazio e capitale – La lotta della LIP – Teorie sull’autogestione – Annotazioni di Amfissa
2014, 3a edizione, rilegato in tela, pagine 336
euro 20,00
A lungo andare, il percorso della parola riesce a delineare sullo sfondo indicazioni improvvise, capaci di fare esplodere l’assenza, non sono semplici ampliamenti della memoria, ma luci e riflessi che riecheggiano, in modulazioni e movimenti contraddittori e spazi impensabili, il dire di fondo, il muoversi costante e creativo della parola rammemorante. Il tempo allungandosi getta ombre che coprono le possibilità di comprensione, fatti sfumano e si confondono, richiedono nuova linfa interpretativa. Non sempre è possibile evitare riflessi che ingannano anche l’orecchio e l’occhio più esercitati. Uno scarto, a volte consistente, a volte quasi minimo, tale da perdersi nell’interstizio del ricordo giacendo incompreso. Questo scarto è cambiamento profondo
Non ho cercato di metterci una medicazione, la cattiva coscienza è uno dei camminamenti di disturbo della ferrea custodia del controllo, e forse in molti casi non è neanche volontaria, ma a volte compare improvvisamente la considerevole consistenza di un vagito, un fremito di ali, un calore di sole cocente sulla faccia coperta da un velo leggero, un presente che non vuole ammettere il passato che si difende dichiarando ostracismo e fissando vendette.
La volontà di attaccare, di sgominare il nemico, torna a dominare e il suono si fa ancora più prossimo. La stessa incomprensione è desiderio, qualcosa che venero perché preservato da quella condizione degradante che chiamo chiarezza a portata di mano. Libero in questo modo il mondo dalla sua sufficienza ovattata e lo pongo nuovamente in una dimensione che esclude la limitazione, che cancella tutto quello che limita. Profano con le mie scarpe infangate, e da allora mai pulite, tutto ciò che propone sacralità e l’illimitatezza non profanabile.
La lotta e la pietà che pretende gestire la conoscenza non si sposano facilmente. La parola è un’arma che viene a volte gestita con pietà, in modo maldestro e sciocco. Danzare con le parole, farle apparire leggere e diafane, quando possono anche essere pesanti e mortali, vuole dire accreditare loro una funzione che esercitano solo per conto dell’imbroglio, di chi gestisce il potere. Certe sfumature possono starci nelle parole e così venire raccolte, ma non si tratta di fervore dissacratorio, solo trascurabili raffinatezze. Volere essere inumani con le parole non è difficile, alla fine si tratta di strillare di più, ma è faccenda per spiriti deboli, addentrarsi invece nella loro possibile oscurità è altra questione, qui si sollevano di colpo vertiginose profondità che nessuno aveva mai sospettato, senza con questo indicare la strada per arrivare fino in fondo. La rigidezza e il completamento non sono stimoli per l’uso del dire, solo titubanze.
Contenuto del volume:
Introduzioni – Il concetto di autogestione – Autonomia e autogestione – La lotta per l’autogestione – Anarchismo e autogestione – La controparte – L’ideologia della produzione – Lotta di classe e autogestione – Autogestione e scelte economiche – Autogestione anarchica – Autogestione e dominio reale del capitale – Spazio e capitale – La lotta della LIP – Teorie sull’autogestione – Annotazioni di Amfissa
1 lug 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Dominio e rivolta
Seconda edizione riveduta e corretta con l’aggiunta delle conferenze di Patrasso, Atene, Iraklio, Volos, Thessaloniki, Ioànnina
Pensiero e azione – 34
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 352
euro 20,00
Seconda edizione riveduta e corretta con l’aggiunta delle conferenze di Patrasso, Atene, Iraklio,Volos, Tessalonica, Ioannina.
I testi qui presentati sono la trascrizione della registrazione su nastro di un seminario in quattro serate tenuto alla Facoltà di Sociologia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Sebbene leggermente sistemati per una lettura più agevole, essi risentono fortemente dell’origine discorsiva sia nella forma che nell’evolversi degli argomenti. Il tema del dominio e quello della rivolta contrassegnano il fronte dello scontro, la linea di combattimento, la divisione tra inclusi ed esclusi.
Tutti i testi, a quel chemi sembra rileggendone la stesura trascritta, sono attraversati da una voglia di rompere con l’inquadramento classico del procedere riflessivo, della proposizione logica. Cosa, ovviamente, impossibile senza cadere nel delirio puro, scelta da cui mi tenevano lontano i miei ascoltatori. Non c’èmodo di non farsi condizionare da chi vuole ascoltare e dal luogo stesso, dall’ambiente in cui le parole risuonano (come sapevano perfettamente gli antichi filosofi greci).
Contenuto del volume
Nota introduttiva alla prima edizione – Primo seminario – Secondo seminario – Terzo seminario – Quarto seminario – Colpire il nemico – Distruzione del lavoro – Dibattito alla radio 98 FM di Atene – Discussione con i compagni dell’archivio anarchico di Nicosia – Senza collaborare – Insurrezione – Attaccare i punti deboli del nemico – Tramonto del proletariato – Appendice: Approfondimento della sconfitta
2015, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 352
euro 20,00
Seconda edizione riveduta e corretta con l’aggiunta delle conferenze di Patrasso, Atene, Iraklio,Volos, Tessalonica, Ioannina.
I testi qui presentati sono la trascrizione della registrazione su nastro di un seminario in quattro serate tenuto alla Facoltà di Sociologia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Sebbene leggermente sistemati per una lettura più agevole, essi risentono fortemente dell’origine discorsiva sia nella forma che nell’evolversi degli argomenti. Il tema del dominio e quello della rivolta contrassegnano il fronte dello scontro, la linea di combattimento, la divisione tra inclusi ed esclusi.
Tutti i testi, a quel chemi sembra rileggendone la stesura trascritta, sono attraversati da una voglia di rompere con l’inquadramento classico del procedere riflessivo, della proposizione logica. Cosa, ovviamente, impossibile senza cadere nel delirio puro, scelta da cui mi tenevano lontano i miei ascoltatori. Non c’èmodo di non farsi condizionare da chi vuole ascoltare e dal luogo stesso, dall’ambiente in cui le parole risuonano (come sapevano perfettamente gli antichi filosofi greci).
Contenuto del volume
Nota introduttiva alla prima edizione – Primo seminario – Secondo seminario – Terzo seminario – Quarto seminario – Colpire il nemico – Distruzione del lavoro – Dibattito alla radio 98 FM di Atene – Discussione con i compagni dell’archivio anarchico di Nicosia – Senza collaborare – Insurrezione – Attaccare i punti deboli del nemico – Tramonto del proletariato – Appendice: Approfondimento della sconfitta
15 giu 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Charles Baudelaire. Studi sull’assurdo
Pensiero e azione – 17
2013, rilegato in tela, pagine 344
euro 20,00
Baudelaire è il genio della contraddizione. È forse il poeta francese che ho tradotto per primo, con tutte le conseguenze del caso. Continuo gioco degli equivoci nell’autore e nel traduttore, poi corretti dalle migliori traduzioni disponibili all’epoca. Ma non tutti quegli equivoci sarebbero dispiaciuti a Baudelaire che considerava il più grande pittore del romanticismo un illustratore di giornali di moda. Sbalordire per contraddire. Intrecciare a doppia tessitura l’essere e l’apparire, l’amore e la prostituzione, il ricatto e i prestiti non restituiti. In un momento in cui lottavo disperatamente per entrare in un ambiente chiuso e, in ultima analisi, ostile, non poteva, per me, esserci autore più vicino all’esistenzialismo, anche se nessuno in pratica ne proponeva la collocazione ufficiale. Ma, come ho detto, la cosa non mi preoccupava per niente. Qui non ci sono né Hegel né cristo – e nemmeno l’afflato positivo del povero Abbagnano – ci sono bordelli e prostitute, nere tisiche e cigni sul punto di morire asfissiati, vecchie che sognano gli alti splendori e ciechi che non sanno dove concluderanno la loro notte. Non c’è la natura, ma c’è l’uomo con la sua miseria, la povertà smunta e triste, la codardia che rinuncia a lottare, c’è insomma l’essere che vuole apparire quello che non è.
Contenuto del volume
Introduzione – Charles Baudelaire o della timidezza – Baudelaire e la sua fortuna in Italia – Il problema della traduzione – Ancora sulla fortuna di Baudelaire in Italia – La traduzione delle Fleurs du Mal in Italia – Genesi della poesia “L’uomo e il mare” nella vita di Baudelaire e nella cultura romantica – “L’Homme et la mer”. Analisi delle traduzioni. Problemi tecnici e problemi estetici – Delle tante vie senza uscita
2013, rilegato in tela, pagine 344
euro 20,00
Baudelaire è il genio della contraddizione. È forse il poeta francese che ho tradotto per primo, con tutte le conseguenze del caso. Continuo gioco degli equivoci nell’autore e nel traduttore, poi corretti dalle migliori traduzioni disponibili all’epoca. Ma non tutti quegli equivoci sarebbero dispiaciuti a Baudelaire che considerava il più grande pittore del romanticismo un illustratore di giornali di moda. Sbalordire per contraddire. Intrecciare a doppia tessitura l’essere e l’apparire, l’amore e la prostituzione, il ricatto e i prestiti non restituiti. In un momento in cui lottavo disperatamente per entrare in un ambiente chiuso e, in ultima analisi, ostile, non poteva, per me, esserci autore più vicino all’esistenzialismo, anche se nessuno in pratica ne proponeva la collocazione ufficiale. Ma, come ho detto, la cosa non mi preoccupava per niente. Qui non ci sono né Hegel né cristo – e nemmeno l’afflato positivo del povero Abbagnano – ci sono bordelli e prostitute, nere tisiche e cigni sul punto di morire asfissiati, vecchie che sognano gli alti splendori e ciechi che non sanno dove concluderanno la loro notte. Non c’è la natura, ma c’è l’uomo con la sua miseria, la povertà smunta e triste, la codardia che rinuncia a lottare, c’è insomma l’essere che vuole apparire quello che non è.
Contenuto del volume
Introduzione – Charles Baudelaire o della timidezza – Baudelaire e la sua fortuna in Italia – Il problema della traduzione – Ancora sulla fortuna di Baudelaire in Italia – La traduzione delle Fleurs du Mal in Italia – Genesi della poesia “L’uomo e il mare” nella vita di Baudelaire e nella cultura romantica – “L’Homme et la mer”. Analisi delle traduzioni. Problemi tecnici e problemi estetici – Delle tante vie senza uscita
1 giu 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Zarathustra
Pensiero e azione – 43
2015, rilegato in tela, pagine 352
euro 20,00
Zarathustra alla mia quarta lettura. Uno strano libro come compagno, ostico, subdolo, ritmico in maniera folle, irrazionale. Eppure un libro amico, di quell’amicizia che si scontra e non fornisce alibi a buon mercato o davanzali per osservare tramonti conosciuti.
2015, rilegato in tela, pagine 352
euro 20,00
Zarathustra alla mia quarta lettura. Uno strano libro come compagno, ostico, subdolo, ritmico in maniera folle, irrazionale. Eppure un libro amico, di quell’amicizia che si scontra e non fornisce alibi a buon mercato o davanzali per osservare tramonti conosciuti.
15 mag 2020 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Chi ha paura della rivoluzione?
Terza edizione aumentata e corretta
Pensiero e azione – 44
2015, 3a ediz., rilegato in tela, pagine 336
euro 20,00
Ecco un libro che non pensavo di fare uscire un’altra volta. Non perché lo ritenessi fuori tempo, superato, chiacchiere da lasciare in fondo ai ripiani di una biblioteca,ma perché molti di questi problemi li pensavo chiariti una volta per tutte. Non è così. Non ci sono problemi che si chiudono per andare oltre e non parlarne più. In fondo si ritorna sempre a ricominciare daccapo.
Per esorcizzare questa prospettiva, alla mia età un poco inquietante, ho tolto il sottotitolo, che pure ai suoi tempimi era sembrato spavaldamente provocatorio, quel «Ricominciano daccapo» che ora mi pare una inutile civetteria.
Contenuto del volume
Introduzione alla terza edizione – Nota per il lettore – Introduzione alla prima edizione – Pochi passi avanti, molti indietro – La fuga nella fantasia – Mantenersi alla superficie – Ancorarsi al dogma – Pulire l’insegna – Infamia pura e semplice – Brancolare nell’ignoranza – Non sapersi decidere – Redigere il catechismo – La natura soprattutto – Ricominciano daccapo – Postfazione del 1990 – Individuare il nemico
2015, 3a ediz., rilegato in tela, pagine 336
euro 20,00
Ecco un libro che non pensavo di fare uscire un’altra volta. Non perché lo ritenessi fuori tempo, superato, chiacchiere da lasciare in fondo ai ripiani di una biblioteca,ma perché molti di questi problemi li pensavo chiariti una volta per tutte. Non è così. Non ci sono problemi che si chiudono per andare oltre e non parlarne più. In fondo si ritorna sempre a ricominciare daccapo.
Per esorcizzare questa prospettiva, alla mia età un poco inquietante, ho tolto il sottotitolo, che pure ai suoi tempimi era sembrato spavaldamente provocatorio, quel «Ricominciano daccapo» che ora mi pare una inutile civetteria.
Contenuto del volume
Introduzione alla terza edizione – Nota per il lettore – Introduzione alla prima edizione – Pochi passi avanti, molti indietro – La fuga nella fantasia – Mantenersi alla superficie – Ancorarsi al dogma – Pulire l’insegna – Infamia pura e semplice – Brancolare nell’ignoranza – Non sapersi decidere – Redigere il catechismo – La natura soprattutto – Ricominciano daccapo – Postfazione del 1990 – Individuare il nemico
1 mag 2020 Leggi il testo completo...
Collane
Pensiero e azione
Biblioteca di Anarchismo
Opuscoli provvisori
Piccola biblioteca
Opere complete di Michail Bakunin
Fuori collana — Riviste
Questo sito, oltre a informare i compagni sulle pubblicazioni delle Edizioni Anarchismo, archivia in formato elettronico, quando possibile, i testi delle varie collane.
L’accesso ai testi è totalmente libero e gratuito, le donazioni sono ben accette e servono a finanziare le attività della casa editrice.
Prossime uscite
Rudolf Rocker, Nazionalismo e cultura
William Godwin, Ricerca sulla giustizia politica
e sulla sua influenza su morale e felicità
Alfredo M. Bonanno, L’ospite inatteso
Alfredo M. Bonanno, Dal banditismo sociale alla guerriglia
Luigi Galleani, La fine dell’anarchismo?
Renzo Novatore, Verso il nulla creatore
Anselmo Lorenzo, Il proletariato militante. Memorie di un internazionale
Bakunin, Opere vol. II – La Prima Internazionale e il conflitto con Marx
Pëtr Kropotkin, Il mutuo appoggio
Dominique Karamazov, Miseria del femminismo
A cura di Alfredo Bonanno, Estetica dell’anarchismo