Titoli
Alfredo M. Bonanno
Scaglie. 81 opuscoli di propaganda anarchica
2012, pagine 60 + cd-rom
euro 5,00
Ma è ancora possibile la propaganda anarchica?
Domanda che molti anarchici si pongono: mantiene ancora un senso parlare di propaganda anarchica in termini generali, con quell’accattivante retorica del passato con la quale si cercava di disegnare la deliziosa prospettiva di un mondo senza regole asfissianti e controlli odiosi di padroni e poliziotti?
Il CD-ROM allegato contiene una collezione di 81 opuscoli di propaganda anarchica scritti da Alfredo M. Bonanno. Vengono offerti sia in versione già impaginata e pronta per la stampa (in formato PDF), sia in versione HTML. Il CD-ROM non richiede alcuna installazione, non ha “requisiti minimi” e necessita solo di un browser e di un lettore di PDF.
I titoli dei testi presenti sono: Che ne facciamo dell’antifascismo? – L’antirazzismo come esercitazione retorica – Inattualità sulla droga – Pensare diverso – Della conservazione – Astensionismo sovversivo – Suicidio – Alta velocità – La sbirraglia clericale – La frattura morale – Individualismo e comunismo: una realtà e due falsi problemi – Certezze – Comunità – Scontro di classe e difesa della natura -Il mito della forza – Ma cos’è l’immaginario? – Internazionalismo pratico – Il potere mafioso – Ecologia sociale – Ma noi siamo moderni? – L’ipotesi armata – Il bubbone carcere – Un pensiero selvaggio -Contro l’operaismo e il sindacalismo – Repressione – L’utopia propulsiva – Polizia – Psicoanalisi e perplessità – Religione – Come giocarsi la vita e perché – Prevalenza della pratica? – La tirannia della debolezza -Le ragioni della distruzione – Ma siamo proprio sazi di chiacchiere? – Perdita del linguaggio – Affinità e organizzazione informale -Chiesa e potere – La tecnologia buona – L’idea di Dio come fondamento dell’autorità – Il progetto rivoluzionario – La “fine” della crisi – Piazza Fontana, tanti anni dopo – La paura della guerra civile – Ahinoi! Los Angeles – Gli anarchici e la storia – Decisionismo – Dalla parte degli increduli – Il progetto insurrezionale – Internazionale Antiautoritaria Insurrezionalista – La cultura è vita ed è parola – La ribellione – La creatività impensabile – Lo scudo di Pallade – Che cos’è l’insurrezione? – I nuclei autonomi di base – L’impero della volontà – Lotta rivoluzionaria e insurrezione – Radiografia di un avvenimento – Il problema del furto Clément Duval – L’arma in pugno – Irrazionalità e rivoluzione – Una questione di metodo – Oltrepassamento e superamento – Classe – Due rapinatori anarchici: Facerias e Di Blasi – Strategie e metodi insurrezionali – Delle cose ben fatte e delle cose fatte a metà – L’illogicità della rivoluzione – Lo scontro generalizzato – Movimento e violenza rivoluzionaria – Ristrutturazione del capitale e nuova democrazia – Un ladro. Alexandre Marius Jacob – L’acqua sporca e il bambino – Ai compagni anarchici dei Paesi dell’Est – Perdita della cultura – Riconoscimento del nemico – Il ruolo della scienza – La formazione del desiderio – La guerra e la pace – Morire innocenti fa più rabbia – Anarchismo e democrazia
euro 5,00
Ma è ancora possibile la propaganda anarchica?
Domanda che molti anarchici si pongono: mantiene ancora un senso parlare di propaganda anarchica in termini generali, con quell’accattivante retorica del passato con la quale si cercava di disegnare la deliziosa prospettiva di un mondo senza regole asfissianti e controlli odiosi di padroni e poliziotti?
Il CD-ROM allegato contiene una collezione di 81 opuscoli di propaganda anarchica scritti da Alfredo M. Bonanno. Vengono offerti sia in versione già impaginata e pronta per la stampa (in formato PDF), sia in versione HTML. Il CD-ROM non richiede alcuna installazione, non ha “requisiti minimi” e necessita solo di un browser e di un lettore di PDF.
I titoli dei testi presenti sono: Che ne facciamo dell’antifascismo? – L’antirazzismo come esercitazione retorica – Inattualità sulla droga – Pensare diverso – Della conservazione – Astensionismo sovversivo – Suicidio – Alta velocità – La sbirraglia clericale – La frattura morale – Individualismo e comunismo: una realtà e due falsi problemi – Certezze – Comunità – Scontro di classe e difesa della natura -Il mito della forza – Ma cos’è l’immaginario? – Internazionalismo pratico – Il potere mafioso – Ecologia sociale – Ma noi siamo moderni? – L’ipotesi armata – Il bubbone carcere – Un pensiero selvaggio -Contro l’operaismo e il sindacalismo – Repressione – L’utopia propulsiva – Polizia – Psicoanalisi e perplessità – Religione – Come giocarsi la vita e perché – Prevalenza della pratica? – La tirannia della debolezza -Le ragioni della distruzione – Ma siamo proprio sazi di chiacchiere? – Perdita del linguaggio – Affinità e organizzazione informale -Chiesa e potere – La tecnologia buona – L’idea di Dio come fondamento dell’autorità – Il progetto rivoluzionario – La “fine” della crisi – Piazza Fontana, tanti anni dopo – La paura della guerra civile – Ahinoi! Los Angeles – Gli anarchici e la storia – Decisionismo – Dalla parte degli increduli – Il progetto insurrezionale – Internazionale Antiautoritaria Insurrezionalista – La cultura è vita ed è parola – La ribellione – La creatività impensabile – Lo scudo di Pallade – Che cos’è l’insurrezione? – I nuclei autonomi di base – L’impero della volontà – Lotta rivoluzionaria e insurrezione – Radiografia di un avvenimento – Il problema del furto Clément Duval – L’arma in pugno – Irrazionalità e rivoluzione – Una questione di metodo – Oltrepassamento e superamento – Classe – Due rapinatori anarchici: Facerias e Di Blasi – Strategie e metodi insurrezionali – Delle cose ben fatte e delle cose fatte a metà – L’illogicità della rivoluzione – Lo scontro generalizzato – Movimento e violenza rivoluzionaria – Ristrutturazione del capitale e nuova democrazia – Un ladro. Alexandre Marius Jacob – L’acqua sporca e il bambino – Ai compagni anarchici dei Paesi dell’Est – Perdita della cultura – Riconoscimento del nemico – Il ruolo della scienza – La formazione del desiderio – La guerra e la pace – Morire innocenti fa più rabbia – Anarchismo e democrazia
Os Cangaceiros
Un crimine chiamato libertà
Co-edizione L’arrembaggio / NN
2003, pp. 78
euro 4,00
Teoria e pratica di una lotta contro le prigioni condotta in Francia nella seconda metà degli anni ‘80. Fuori da ogni intento apologetico, la lettura dei testi contenuti in questa pubblicazione può fornire alcuni spunti di riflessione sulle possibili prospettive anti-politiche di una lotta contro l’istituzione carceraria, che non si può concepire senza attaccare in tutti i suoi aspetti la società che la ospita.
2003, pp. 78
euro 4,00
Teoria e pratica di una lotta contro le prigioni condotta in Francia nella seconda metà degli anni ‘80. Fuori da ogni intento apologetico, la lettura dei testi contenuti in questa pubblicazione può fornire alcuni spunti di riflessione sulle possibili prospettive anti-politiche di una lotta contro l’istituzione carceraria, che non si può concepire senza attaccare in tutti i suoi aspetti la società che la ospita.
“SenzaTitolo” Rivista anarchica
euro 4,00
Numero 4 – Autunno 2009, pagine 112 (poche copie)
Numero 3 – Primavera 2009, pagine 80
Numero 2 – Inverno 2008, pagine 80
Numero 1 – Autunno 2008, pagine 80
L’ordine che caratterizza la vita dove ci vogliono tenere prigionieri è un fatto religioso, richiede rispetto di leggi, regole e rituali che non vogliamo accettare, che non ci appartengono. Non siamo quindi sostenitori della loro rivoluzione, scientifica o meno che sia, la nostra rivoluzione è il caos.
Numero 4 – Autunno 2009, pagine 112 (poche copie)
Numero 3 – Primavera 2009, pagine 80
Numero 2 – Inverno 2008, pagine 80
Numero 1 – Autunno 2008, pagine 80
L’ordine che caratterizza la vita dove ci vogliono tenere prigionieri è un fatto religioso, richiede rispetto di leggi, regole e rituali che non vogliamo accettare, che non ci appartengono. Non siamo quindi sostenitori della loro rivoluzione, scientifica o meno che sia, la nostra rivoluzione è il caos.
“Provocazione” – 1987-1991 Fascicoli singoli
euro 1,00 cad.
In esaurimento: contattateci per sapere quali numeri sono disponibili.
Il giornale nasce dall’esigenza di affiancare alla rivista “Anarchismo” una pubblicazione agile, in grado di sviluppare analisi “circoscritte e condensate”. Hanno trovato spazio analisi politiche e sociali, volantini, comunicati e documenti del movimento anarchico come di altri gruppi e organizzazioni, oltre a molti brevi e brevissimi articoli riguardanti attacchi alle strutture del potere, fatti di cronaca testimonianti forme di ribellione spontanea che si manifestano con diverse modalità e che spesso risultano del tutto estranee all’ambito specifico del movimento anarchico o antagonista.
Partendo da una serie di analisi – riguardanti, fra le altre, le modificazioni delle strutture produttive, il perfezionamento dei mezzi telematici, le trasformazioni nel mondo del lavoro e della scuola, il progressivo svuotamento culturale – viene sottolineata una prospettiva di lotta: non solo l’attacco ai “grandi templi della morte”, ai “complessi visibili che richiamano l’attenzione di tutti”, ma anche e principalmente a piccoli e spesso semplici obiettivi, strutture periferiche dislocate in tutto il territorio che cominciano ad assumere un aspetto sempre più importante per il capitale: aziende, strutture commerciali, sedi di potere, ma anche tralicci, cavi telematici, tutto ciò che concorre allo sviluppo del capitale e al perdurare dello sfruttamento.
Analisi e proposte in parte precedenti alla pubblicazione di “Provocazione”, ma che in questo giornale vengono ulteriormente approfondite e che risultano ancora oggi valide.
In esaurimento: contattateci per sapere quali numeri sono disponibili.
Il giornale nasce dall’esigenza di affiancare alla rivista “Anarchismo” una pubblicazione agile, in grado di sviluppare analisi “circoscritte e condensate”. Hanno trovato spazio analisi politiche e sociali, volantini, comunicati e documenti del movimento anarchico come di altri gruppi e organizzazioni, oltre a molti brevi e brevissimi articoli riguardanti attacchi alle strutture del potere, fatti di cronaca testimonianti forme di ribellione spontanea che si manifestano con diverse modalità e che spesso risultano del tutto estranee all’ambito specifico del movimento anarchico o antagonista.
Partendo da una serie di analisi – riguardanti, fra le altre, le modificazioni delle strutture produttive, il perfezionamento dei mezzi telematici, le trasformazioni nel mondo del lavoro e della scuola, il progressivo svuotamento culturale – viene sottolineata una prospettiva di lotta: non solo l’attacco ai “grandi templi della morte”, ai “complessi visibili che richiamano l’attenzione di tutti”, ma anche e principalmente a piccoli e spesso semplici obiettivi, strutture periferiche dislocate in tutto il territorio che cominciano ad assumere un aspetto sempre più importante per il capitale: aziende, strutture commerciali, sedi di potere, ma anche tralicci, cavi telematici, tutto ciò che concorre allo sviluppo del capitale e al perdurare dello sfruttamento.
Analisi e proposte in parte precedenti alla pubblicazione di “Provocazione”, ma che in questo giornale vengono ulteriormente approfondite e che risultano ancora oggi valide.
“Anarchismo” – 1975-1994 Annate rilegate – Volumi disponibili
Serie prima (1975-1979): nn. 1-29 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie seconda (1980-1982): nn. 30-39 – Esaurito
Serie terza: (1983-1984): nn. 40-44 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie quarta: (1985): nn. 45-49 – pp. 160 – euro 8,00
Serie quinta: (1986): nn. 50-55 – pp. 184 – euro 8,00
Serie sesta: (1987-1991): nn. 56-66 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie settima: (1991-1993): nn. 67-72 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie ottava: (1994): nn.73-74 - Esaurito – Disponibile in PDF
Per circa un ventennio (1975-1994) la rivista bimestrale “Anarchismo”, attraverso articoli analitici, documenti e recensioni, ha contribuito teoricamente e praticamente al dibattito di quegli anni, anni in cui si pensava con logica certezza imminente uno sbocco rivoluzionario. Il capitalismo e lo Stato sono invece usciti indenni dalle forti contraddizioni economiche sviluppatesi alla fine degli anni Settanta e agli inizi degli anni Ottanta, e ciò è stato possibile grazie l’avvento della telematica.
“Anarchismo” ha portato avanti nel movimento rivoluzionario di quegli anni e degli anni più recenti un discorso progettuale orientato verso la conflittualità permanente, l’autonomia dell’azione e l’attacco. Le piccole azioni d’attacco diffuse nel territorio hanno rappresentato, e continuano a costituire ancora oggi, una proposta di metodo per chi, spinto da una situazione di oppressione e di malessere, decida autonomamente di insorgere rifiutando di delegare la realizzazione pratica di questo bisogno ad una qualsiasi struttura autoritaria, istituzionale o supposta rivoluzionaria.
Serie seconda (1980-1982): nn. 30-39 – Esaurito
Serie terza: (1983-1984): nn. 40-44 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie quarta: (1985): nn. 45-49 – pp. 160 – euro 8,00
Serie quinta: (1986): nn. 50-55 – pp. 184 – euro 8,00
Serie sesta: (1987-1991): nn. 56-66 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie settima: (1991-1993): nn. 67-72 – Esaurito – Disponibile in PDF
Serie ottava: (1994): nn.73-74 - Esaurito – Disponibile in PDF
Per circa un ventennio (1975-1994) la rivista bimestrale “Anarchismo”, attraverso articoli analitici, documenti e recensioni, ha contribuito teoricamente e praticamente al dibattito di quegli anni, anni in cui si pensava con logica certezza imminente uno sbocco rivoluzionario. Il capitalismo e lo Stato sono invece usciti indenni dalle forti contraddizioni economiche sviluppatesi alla fine degli anni Settanta e agli inizi degli anni Ottanta, e ciò è stato possibile grazie l’avvento della telematica.
“Anarchismo” ha portato avanti nel movimento rivoluzionario di quegli anni e degli anni più recenti un discorso progettuale orientato verso la conflittualità permanente, l’autonomia dell’azione e l’attacco. Le piccole azioni d’attacco diffuse nel territorio hanno rappresentato, e continuano a costituire ancora oggi, una proposta di metodo per chi, spinto da una situazione di oppressione e di malessere, decida autonomamente di insorgere rifiutando di delegare la realizzazione pratica di questo bisogno ad una qualsiasi struttura autoritaria, istituzionale o supposta rivoluzionaria.
12 mag 2021 Leggi il testo completo...
Rudolf Rocker
Nazionalismo e cultura
In via di pubblicazione
Charles Malato
Dalla Comune all’anarchia
Biblioteca di Anarchismo – 29
2024, pagine 224
euro 15,00
Il padre di Charles, Antonio Malato de Cornet, aveva aderito alla Comune di Parigi con il grado di capitano nella Guardia nazionale. In seguito alla spietata repressione ad opera delle truppe di Versailles, durante quella che è passata alla storia come la settimana di sangue, più di quattromila comunardi furono condannati dai consigli di guerra alla deportazione in Nuova Caledonia.
Le autorità francesi che avevano schiacciato la Comune con questo provvedimento riuscirono non soltanto a dare un duro esempio repressivo a coloro che avrebbero voluto instaurare la repubblica universale, ma anche a popolare uno dei possedimenti più remoti dove nessun opuscolo propagandistico avrebbe potuto convincere alcun cittadino libero a trasferirsi in cerca di fortuna. Tutta la famiglia salpò quindi da Brest per la Nuova Caledonia il 1° marzo 1875.
Charles Malato in questo libro ripercorre il suo periodo di deportazione sino agli inizi degli anni 90, quando è ormai un giornalista affermato in ambiente libertario. Sono pagine briose, a tratti ironiche e sempre ricche di notizie e dettagli delle sue avventure nella colonia. La sua narrazione non è scevra di un interesse antropologico che, secondo la tendenza dell’epoca, si esplica attraverso quello che appare come un confronto tra i costumi dei selvaggi e la civiltà dei bianchi. Questo suo interesse per la storia e i costumi dei canachi lo accomuna peraltro a Louise Michel, conosciuta durante la deportazione, con cui ebbe evidentemente modo di confrontarsi anche su quelli che lei definì “racconti dell’infanzia dell’umanità”.
2024, pagine 224
euro 15,00
Il padre di Charles, Antonio Malato de Cornet, aveva aderito alla Comune di Parigi con il grado di capitano nella Guardia nazionale. In seguito alla spietata repressione ad opera delle truppe di Versailles, durante quella che è passata alla storia come la settimana di sangue, più di quattromila comunardi furono condannati dai consigli di guerra alla deportazione in Nuova Caledonia.
Le autorità francesi che avevano schiacciato la Comune con questo provvedimento riuscirono non soltanto a dare un duro esempio repressivo a coloro che avrebbero voluto instaurare la repubblica universale, ma anche a popolare uno dei possedimenti più remoti dove nessun opuscolo propagandistico avrebbe potuto convincere alcun cittadino libero a trasferirsi in cerca di fortuna. Tutta la famiglia salpò quindi da Brest per la Nuova Caledonia il 1° marzo 1875.
Charles Malato in questo libro ripercorre il suo periodo di deportazione sino agli inizi degli anni 90, quando è ormai un giornalista affermato in ambiente libertario. Sono pagine briose, a tratti ironiche e sempre ricche di notizie e dettagli delle sue avventure nella colonia. La sua narrazione non è scevra di un interesse antropologico che, secondo la tendenza dell’epoca, si esplica attraverso quello che appare come un confronto tra i costumi dei selvaggi e la civiltà dei bianchi. Questo suo interesse per la storia e i costumi dei canachi lo accomuna peraltro a Louise Michel, conosciuta durante la deportazione, con cui ebbe evidentemente modo di confrontarsi anche su quelli che lei definì “racconti dell’infanzia dell’umanità”.
Pëtr Kropotkin
La Grande Rivoluzione 1789-1793
Biblioteca di Anarchismo – 28
2023, pagine 462
euro 18,00
«Ciò che si impara oggi studiando la Grande Rivoluzione, è che fu la fonte di tutte le concezioni comuniste, anarchiche e socialiste della nostra epoca. Non conosciamo ancora bene la madre di noi tutti; ma la ravvisiamo oggi in mezzo ai sanculotti, e comprendiamo quanto ci resta da imparare da lei».
Uno dei libri forse meno celebri di Kropotkin, pur essendo un bell’esempio di letteratura storica, che può sostenere il confronto, per la sua qualità come per l’autenticità della sua informazione, con le migliori storie dello stesso periodo. È un libro ingegnoso, interessante, pieno di movimento e dotato di uno stile svelto e immediato, con una grande quantità di dettagli riguardanti gli aspetti più semplici ma non per questo meno importanti della Rivoluzione francese. Tutte le teorie concernenti la natura, gli svolgimenti e le necessità delle rivoluzioni, sostenute da Kropotkin durante la sua attività, prendono posto nel suo disegno storico e sono sottoposte a prove e analisi convincenti. Egli dimostra l’azione reciproca della miseria economica e del malcontento degli spiriti, il radicarsi della rivoluzione nei cuori degli uomini e i suoi progressi impetuosi malgrado gli sforzi per frenarla fatti proprio da coloro che l’avevano scatenata, la tendenza continua del governo rivoluzionario di rallentarne la marcia in avanti, fissandosi come potere a scapito della pressione popolare e, in fin dei conti, a lasciar sussistere una spaccatura fondamentale negli stessi ranghi rivoluzionari, aprendo la strada alla controrivoluzione.
2023, pagine 462
euro 18,00
«Ciò che si impara oggi studiando la Grande Rivoluzione, è che fu la fonte di tutte le concezioni comuniste, anarchiche e socialiste della nostra epoca. Non conosciamo ancora bene la madre di noi tutti; ma la ravvisiamo oggi in mezzo ai sanculotti, e comprendiamo quanto ci resta da imparare da lei».
Uno dei libri forse meno celebri di Kropotkin, pur essendo un bell’esempio di letteratura storica, che può sostenere il confronto, per la sua qualità come per l’autenticità della sua informazione, con le migliori storie dello stesso periodo. È un libro ingegnoso, interessante, pieno di movimento e dotato di uno stile svelto e immediato, con una grande quantità di dettagli riguardanti gli aspetti più semplici ma non per questo meno importanti della Rivoluzione francese. Tutte le teorie concernenti la natura, gli svolgimenti e le necessità delle rivoluzioni, sostenute da Kropotkin durante la sua attività, prendono posto nel suo disegno storico e sono sottoposte a prove e analisi convincenti. Egli dimostra l’azione reciproca della miseria economica e del malcontento degli spiriti, il radicarsi della rivoluzione nei cuori degli uomini e i suoi progressi impetuosi malgrado gli sforzi per frenarla fatti proprio da coloro che l’avevano scatenata, la tendenza continua del governo rivoluzionario di rallentarne la marcia in avanti, fissandosi come potere a scapito della pressione popolare e, in fin dei conti, a lasciar sussistere una spaccatura fondamentale negli stessi ranghi rivoluzionari, aprendo la strada alla controrivoluzione.
Armando Borghi
Mezzo secolo di anarchia
(1898-1945)
Prefazione di Gaetano Salvemini
Biblioteca di Anarchismo – 27
2021, pagine 366
euro 15,00
Uno dei libri più appassionanti dell’anarchismo. Lucido, semplice, senza fronzoli letterari. Una “memoria” delle lotte di mezzo secolo. Dalla propaganda col fatto alla Settimana rossa, dalla rivolta di Ancona all’occupazione delle fabbriche a Milano, dall’esilio alla lotta clandestina contro il fascismo. Una lettura che ha formato la generazione di anarchici precedente al 68 e che è stata sempre “riscoperta” con sorpresa da quei compagni formatisi alle esperienze successive. La continuità rivoluzionaria non ammette sospensioni. I metodi e le strategie si possono criticare e discutere, la lotta contro il nemico comune resta sempre valida e sempre da portare avanti.
Biblioteca di Anarchismo – 27
2021, pagine 366
euro 15,00
Uno dei libri più appassionanti dell’anarchismo. Lucido, semplice, senza fronzoli letterari. Una “memoria” delle lotte di mezzo secolo. Dalla propaganda col fatto alla Settimana rossa, dalla rivolta di Ancona all’occupazione delle fabbriche a Milano, dall’esilio alla lotta clandestina contro il fascismo. Una lettura che ha formato la generazione di anarchici precedente al 68 e che è stata sempre “riscoperta” con sorpresa da quei compagni formatisi alle esperienze successive. La continuità rivoluzionaria non ammette sospensioni. I metodi e le strategie si possono criticare e discutere, la lotta contro il nemico comune resta sempre valida e sempre da portare avanti.
Charles Fourier
Il nuovo mondo amoroso
Introduzione di Alfredo M. Bonanno
Biblioteca di Anarchismo – 26
2020, pagine 392
euro 15,00
Qui è dell’amore che si parla, qualsiasi aspetto di questo sentimento viene preso in considerazione, senza ombre e senza pudori. E l’amore, se ben si considera, è l’espressione primaria della vita, la più radicale espressione di libertà, l’unica forza che spinge ad andare oltre, sempre più oltre, senza limiti e senza contrassegni, senza connotazioni identificative e senza garanzie.
Se c’è una cosa che Fourier ha capito più di qualsiasi altro teorico che si è inoltrato in questo territorio disagevole, è che non ci sono schemi possibili che si possano giustificare al di là della libera accettazione di tutti coloro che desiderano, liberamente, entrare in gioco. Ecco il termine esatto. In fondo l’amore, la passione, la vita – quindi per molti altri aspetti anche il lavoro – devono essere visti come elementi di un gioco, devono basarsi su di una attrazione passionata, per usare le parole di Fourier, altrimenti si costruiscono bordelli e campi di concentramento, prigioni e governi più o meno illuminati.
Biblioteca di Anarchismo – 26
2020, pagine 392
euro 15,00
Qui è dell’amore che si parla, qualsiasi aspetto di questo sentimento viene preso in considerazione, senza ombre e senza pudori. E l’amore, se ben si considera, è l’espressione primaria della vita, la più radicale espressione di libertà, l’unica forza che spinge ad andare oltre, sempre più oltre, senza limiti e senza contrassegni, senza connotazioni identificative e senza garanzie.
Se c’è una cosa che Fourier ha capito più di qualsiasi altro teorico che si è inoltrato in questo territorio disagevole, è che non ci sono schemi possibili che si possano giustificare al di là della libera accettazione di tutti coloro che desiderano, liberamente, entrare in gioco. Ecco il termine esatto. In fondo l’amore, la passione, la vita – quindi per molti altri aspetti anche il lavoro – devono essere visti come elementi di un gioco, devono basarsi su di una attrazione passionata, per usare le parole di Fourier, altrimenti si costruiscono bordelli e campi di concentramento, prigioni e governi più o meno illuminati.
Collane
Pensiero e azione
Biblioteca di Anarchismo
Opuscoli provvisori
Piccola biblioteca
Opere complete di Michail Bakunin
Fuori collana — Riviste — Altri editori
Questo sito, oltre a informare i compagni sulle pubblicazioni delle Edizioni Anarchismo, archivia in formato elettronico, quando possibile, i testi delle varie collane.
L’accesso ai testi è totalmente libero e gratuito, le donazioni sono ben accette e servono a finanziare le attività della casa editrice.
Prossime uscite
Rudolf Rocker, Nazionalismo e cultura
William Godwin, Ricerca sulla giustizia politica
e sulla sua influenza su morale e felicità
Alfredo M. Bonanno, L’ospite inatteso
Alfredo M. Bonanno, Dal banditismo sociale alla guerriglia
Luigi Galleani, La fine dell’anarchismo?
Anselmo Lorenzo, Il proletariato militante. Memorie di un internazionale
Bakunin, Opere vol. II – La Prima Internazionale e il conflitto con Marx
Pëtr Kropotkin, Il mutuo appoggio
Dominique Karamazov, Miseria del femminismo
A cura di Alfredo Bonanno, Estetica dell’anarchismo
Feral Faun, Rivoluzione selvaggia