Alfredo M. Bonanno
Saggi sull’ateismo
Seconda edizione riveduta e corretta con l’aggiunta di Husserl e l’ateismo e di Nietzsche e l’ateismo: analisi dei Frammenti
Pensiero e azione – 13
2009, 2a ediz., rilegato in tela, pagine 336
euro 20,00
Dopo quasi quarant’anni preparo la seconda edizione di questi Saggi. Fatica per me considerevole, prendendo contropelo qualsiasi rilettura o riaggiustamento dei miei scritti.
Ripercorrere le varie tappe della mia maturazione filosofica non è il caso, mentre appare indispensabile riaffermare in maniera chiara e senza equivoci il mio essere ateo, contrario a qualsiasi idea di Dio, sia pure camuffata sotto l’aspetto accattivante della verità, della bellezza, dell’uguaglianza o della libertà. Se la qualità, in cui tutte queste idee si riassumono, mi può essere fornita, o comunque garantita, da un qualsiasi Dio, preferisco permanere nella soffocante condizione del produrre quantitativo, preferisco la schiavitù. Se devo essere schiavo, meglio fino in fondo, senza che dall’alto di un cielo corrusco mi si dia una sorta di liberazione che mi farebbe da schiavo alla catena schiavo da cortile.
In questi ultimi quarant’anni ho scoperto che anche la scienza, l’ideale dell’esattezza e della corrispondenza misurabile, il funzionamento perfetto della ragione, appartenevano a un empireo divino, a un olimpo dove gli aspetti della certezza e del controllo giocavano vari ruoli, tutti al servizio di un unico Dio centrale, il dominio su tutti gli uomini. Insomma, non solo il teismo era il contraltare dell’ateismo, ma anche la tanto decantata scienza, sulla quale anche io, come tutti i miei coetanei, avevamo, alla fine degli anni Cinquanta, affidato le nostre giovani speranze. Non si poteva pertanto accettare una corrispondenza tra ateismo e materialismo scientifico o dialettico, le formulazioni sono soltanto apparentemente diverse. La lotta contro Dio doveva condursi anche contro il dominio della scienza, madre cieca e matrigna della tecnologia.
Una laicizzazione del pensiero religioso è solo una parte del compito dell’ateismo, l’altra è costituita da una critica del naturalismo o del realismo, di quello che in filosofia, sotto aspetti diversi, si pretende differente dall’idealismo o dallo spiritualismo, mentre, sotto sotto, ripropone il medesimo modello di dominio. Ecco diventare, dopo lunga riflessione, centrale, nel mio pensiero, non solo la critica della religione, ma la critica della scienza. Ecco l’importanza degli studi sulla teoria fisica dell’indeterminazione e sui limiti epistemologici del neopositivismo.
Devo qui ricordare che in particolare il neopositivismo, insieme agli studi di matematica e di economia, erano stati, in anni verdi, per me gli strumenti per scassinare la cassaforte esistenzialista dove avevo racchiuso non solo il mio pensiero ma anche il mio cuore, paurosi entrambi di non riuscire a fare a meno dell’affascinante e continua lettura del filosofo dello storicismo assoluto, Benedetto Croce.
Penso che essere ateo oggi non può che costituire un punto di partenza per considerare la vita diversamente, la propria vita, non un vago e fumoso vitalismo foriero di tristi conclusioni. Sono senza dubbio io che creo il mondo e non viceversa. Il fatto che dopo di me, dopo la mia morte, il mondo continuerà a essere il mondo, non è un fatto che deriva dal mio fare, mi è estraneo, per me è una pura illazione dell’esperienza che ho della morte degli altri, ma questa morte non è la mia morte, della mia morte non ho esperienza.
La conoscenza, anche quella scientifica, è mia se me ne impadronisco e l’archivio nel mio possesso, ma l’accumulo è l’insieme della conoscenza di tutti, quindi anche della realtà nel suo insieme, un flusso totale di cui però non ho che la mia cognizione, di cui posseggo solo il mio modo di organizzare l’accumulo tutte le volte che mi metto in relazione con esso. Questo può affascinare per un certo tempo, poi comincia a puzzare come un ospite indesiderato.
Contenuto del volume
Introduzioni – Verso un ateismo costruttivo – Educazione all’ateismo – Antropologismo e teismo – Le due strade di lotta alla religione – Ateismo metodologico e ateismo umanistico – L’ateismo non è una fede – Rifiuto, spiegazione e assenza di Dio – Ateismo e teismo – La creazione di Dio – Ancora su ateismo e teismo – Il superamento del terrore nel primitivo – Ateismo e anarchia – Il problema della “copertura” – La religione nell’URSS – Attualità dell’ateismo – Ateismo: il più grave fenomeno del nostro tempo – L’ateismo di Bruno Bauer – L’ateismo di Michail Bakunin – L’ateismo di Albert Camus – L’ateismo di Bertrand Russell – I motivi della critica alla religione – La mia ricerca ateista – Il problema religioso nel mondo moderno – Ateismo e lotta di classe – La nostalgia di Dio – L’ateismo tra Nietzsche e Freud – Edmund Husserl e l’ateismo – L’uno che è e l’ateismo – Nietzsche e l’ateismo: analisi dei Frammenti.